Le foreste dei Carpazi rumeni, ricche di biodiversità ed ecosistemi importantissimi, dovrebbero essere rigorosamente protette, non distrutte. Al loro interno crescono alberi di età compresa tra 120 e 180 anni e sono tra i rifugi più importanti per la flora e la fauna sul continente europeo. Partendo da questa premessa, Greenpeace si sta mobilitando per contrastare il “saccheggio” di questa ricchezza, che sarebbe opera di alcuni fornitori di Ikea. Greenpeace sostiene infatti di aver scoperto, analizzando la catena di approvvigionamento di alcuni prodotti della multinazionale, che sette aziende romene produttrici di mobili per Ikea si approvvigionerebbero di legno da alcune delle ultime foreste vetuste d’Europa. Qui di seguito, la lettera aperta di Greenpeace – che si può sottoscrivere come comuni cittadini – diretta a Jon Abrahamsson Ring, ceo di Ikea Group
◆ La lettera aperta di GREENPEACE
► Le nostre vite dipendono da una natura sana, ma la direzione che abbiamo intrapreso verso la produzione di massa e il consumo eccessivo, ne sta determinando la distruzione. E Ikea, l’azienda di cui Lei è amministratore delegato, è ancora parte del problema.
Un’indagine di Greenpeace Cee ha rivelato che alcuni dei vostri fornitori si riforniscono di legno da foreste vetuste nei Carpazi rumeni, contribuendo così alla distruzione di foreste di alto valore di conservazione, in due casi addirittura in aree protette Natura 2000. Essi producono alcuni dei vostri prodotti di maggior successo, come Ingolf, Ektorp o Sniglar, che abbiamo trovato nei vostri negozi in Europa e oltre.
Le foreste dei Carpazi, composte di foreste vetuste e altre foreste ad alto valore di conservazione, svolgono un ruolo fondamentale nella lotta globale contro la crisi climatica e sono essenziali per la salute del pianeta. Sono un hotspot di biodiversità e ospitano la più grande popolazione europea di orsi bruni al di fuori della Russia. Linci e lupi si aggirano per queste foreste, così come gatti selvatici e bisonti europei. Circa 140 specie di uccelli popolano i loro alberi e i loro cieli. Invece di distruggere le foreste dei Carpazi, dobbiamo proteggerle.
Jon, Lei e Ikea avete la possibilità di fare un passo avanti e di mostrarvi responsabili nei confronti del nostro pianeta. Invece di essere parte del problema, vi invitiamo a diventare parte della soluzione e a prendere provvedimenti immediati per garantire la totale esclusione, dalla vostra filiera, di legno proveniente dalle foreste vetuste e da altre aree naturali ad alto valore di conservazione.
Chiediamo a Ikea di sostenere pubblicamente l’attuazione delle strategie europee per la biodiversità, in particolare il raggiungimento dell’obiettivo di rigorosa protezione di almeno il 10% del territorio dell’Unione Europea.
Un futuro più verde per tutti è possibile, se siete abbastanza coraggiosi e audaci da realizzarlo.
La scelta che tutti noi dobbiamo fare è chiara: dobbiamo ripristinare il nostro rapporto con la vita su questo pianeta, perché anche noi esseri umani siamo parte della natura.