È il Paesaggio l’orgoglio e il vanto dell’Italia. Ricco dei tre millenni che ci sono voluti per costruirlo così. E che, affannato e corroso da speculazione criminale, da imperdonabile abusivismo, da incuria amministrativa e, negli ultimi decenni, dal flagello del cambiamento climatico, resta quel patrimonio “mondiale dell’umanità” — i 55 siti, quanti nessun altro Paese al mondo, e i 12 beni culturali immateriali individuati dall’Unesco — che costituisce il fondamento reale della nostra nazione. La ricerca identitaria che affanna molta parte della politica non può trovare manifestazione più univoca, e gloriosa, di questa L’editoriale di MASSIMO SCALIA ISTITUITA NEL 2016 con decreto del ministero dei Beni Culturali, si celebra il 14 marzo la Giornata Nazionale del Paesaggio. Dove “Paesaggio” ha il senso più ampio che gli si può dare — quale si è venuto affermando anche per le sentenze della Corte costituzionale nei vari contenziosi dall’entrata in vigore della Costituzione e del suo articolo 9 — includendo nel “Paesaggio”, oltre agli aspetti naturali e topografici, anche quelli artistici, monumentali e socio-culturali. Difficile, ad esempio, pensare al parmigiano dop, al barolo doc o alla pizza napoletana come elementi avulsi dal paesaggio storico che li ha generati e fatti affermare come eccellenze produttive. Nessuna festa è più propria di questa per l’Italia....
14 marzo, Giornata nazionale del Paesaggio: la festa più propria, orgoglio e vanto dell’Italia
Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)