La spigolatura di GIORGIO BOSCAGLI
UN ESCURSIONISTA-FUNGAIOLO ha un incontro fortuito con un’orsa appena fuori dei confini del parco d’Abruzzo. Cade e si procura qualche escoriazione. La storia viene pittorescamente (?) romanzata e riportata come un’avventura apocalittica [leggi qui 1]. Le cose, da quanto rilevato dai tecnici e dai Servizi di sorveglianza del Parco sembra che siano andate assai diversamente. Ma il problema non è tanto quello dell’incidente al malcapitato, bensì il modo di raccontare le cose: si affonda la penna nel sensazionale e nel terroristico per colpire un’opinione pubblica avida di truculenze. Stesso genere di “informazione” (sic!) terroristica quella sull’appetito dei cormorani: 100 kg di pesce al giorno pro-capite ???! neppure fossero coccodrilli! [leggi qui 2].
Sulla stampa locale appaiono racconti da Fiabe dei Fratelli Grimm (cfr. Cappuccetto Rosso… ricordate il lupo che inghiotte una intera nonna?). Ma i direttori delle testate non potrebbero esercitare un minimo di verifica sulla qualità degli articoli scritti dai corrispondenti locali? Specialmente quando si parla di Natura l’apologia dell’inverosimile è la regola. Davvero due esempi di pessimo giornalismo. © RIPRODUZIONE RISERVATA