Di Mario Nanni e Andrea Camaiora, giornalisti. 183 pagine, € 20, edito da The Skill Press La lettura di “Libia 110 anni dopo” è illuminante. Scritto a due mani da Mario Nanni e Andrea Camaiora, giornalisti; il primo scrittore ed esperto di politica italiana, il secondo noto spin doctor di personalità politiche e istituzionali. Gli autori hanno diviso il volume in due sezioni: Nanni fa una sorta di mappa concettuale che contiene anche toponomastica (nomi tuttora scolpiti nella memoria collettiva, come Bengasi, Giarabub, Misurata) e canzoni e film che parlano di Tripoli e di amore, fino all’arrivo del colonnello/dittatore Mu’ammar Gheddafi, i suoi rapporti istituzionali con l’Italia (soprattutto Andreotti, Craxi e, particolarmente cordiali, Berlusconi). Nella seconda parte del volume, Andrea Camaiora ripercorre la fitta rete di relazioni internazionali tra le Potenze europee, Italia compresa, ripercorrendo i ruoli di Triplice Intesa e Triplice Alleanza e l’avvicinamento tra Italia e Russia in chiave antiaustriaca e antitedesca La recensione di CARLO GIACOBBE CENTODIECI ANNI DI STORIA. Visti in filigrana, sono la storia della fase finale dell’era colonialistica globale, inquietante e data per terminata dal punto di vista nominalistico, perché esaurito, destituito di significato, sembra quel termine, colonie. Una parola che ci riporta a tempi cui è difficile, forse impossibile, guardare con obiettività spazio-temporale....
Libia 110 anni dopo: dal “Suol d’amore” a Gheddafi. Il libro di Nanni e Camaiora per ritrovare il bandolo
Mi divido tra Roma, dove sono nato, e Lisbona, dove potrei essere nato in una vita precedente. Ho molte passioni, non tutte confessabili e alcune non più praticabili, ma che mai mi sentirei di ripudiare. In cima a tutte c'è la musica, senza la quale per me l'esistenza non avrebbe senso. Non suono alcuno strumento, ma ho studiato canto classico (da basso) anche se ormai mi dedico (pandemia permettendo) al pop tradizionale, nei repertori romano, napoletano e siciliano, e al Fado, nella variante solo maschile specifica di Coimbra. Al centro dei miei interessi ci sono anche la letteratura e le lingue. Ne conosco bene cinque e ho vari gradi di dimestichezza con altrettante, tra vive, morte e, temo, moribonde. Ho praticato vari generi di scrittura; soprattutto, ma non solo, saggi e traduzioni dall'inglese e dal portoghese. Per cinque anni ho insegnato letteratura e cultura dei Paesi lusofoni alla Sapienza, mia antica alma mater. Prima di lasciare, con largo anticipo, l'Ansa e il giornalismo attivo, da caporedattore, ho vissuto come corrispondente e inviato in Egitto, Stati Uniti, Canada, Portogallo, Israele e Messico. Ho appena pubblicato “100 sonétti ‘n po’ scorètti", una raccolta di versi romaneschi. Sono sposato da 40 anni con Claudia e insieme abbiamo generato Viola e Giulio