Una buona volta diciamoci la verità e denunciamo i nostri errori, prima che a farlo siano gli altri: la sinistra non può pretendere di monopolizzare la cultura, come ha sempre fatto, in base all’assioma che, essendo colta, le spettano di diritto la prima e l’ultima parola sulle caselle da occupare. No. Anche la destra è colta. La vera differenza è che non se n’è mai vantata e questo le fa onore. Oggi, però, con la presidente Meloni che tiene un vero diario, vergato di suo pugno, e con vari ministri che saltellano agilmente tra volgari eloquenze, italiano ed esperanto, la destra, finalmente, ha preso coraggio e punta il dito con inopinata competenza e solidi argomenti su moltissimi artisti, che solo l’infinita albagìa dei comunisti poteva spacciare per progressisti Il corsivetto di MAURIZIO MENICUCCI Dante Alighieri incontra Beatrice Portinari, dipinto di Raffaello Sorbi datato 1863; sotto il titolo, Dante e Beatrice in un dipinto datato 1883 dell’artista Henry Holiday in mostra alla Walker Art Gallery, a Liverpool in Inghilterra E VA BENE, RAGAZZI, siamo onesti e ammettiamolo. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha ragione. Quello che ha lanciato nello stagno immobile della cultura italiana non è una pietruzza, come tanti soloni, ovviamente di sinistra, hanno tentato di far credere, ma un macigno, e...
Dante Alighieri e la Destra di Sangiuliano: il sonetto non era per Beatrice ma per Giorgia
Maurizio Menicucci
Inviato speciale per il telegiornale scientifico e tecnologico Leonardo e per i programmi Ambiente Italia e Mediterraneo della Rai, ha firmato reportage in Italia e all’estero, e ha lavorato per La Stampa, L’Europeo, Panorama, spaziando tra tecnologia, ambiente, scienze naturali, medicina, archeologia e paleoantropologia. Appassionato di mare, ha realizzato numerosi servizi subacquei per la Rai e per altre testate.