Lo storico e geografo Strabone racconta di una città con una floridissima economia, tanto da importare spezie, manufatti fittili (ceramiche) e porpora dalla madrepatria greca, soprattutto da Mileto, per poi rivenderli agli Etruschi. Diodoro Siculo si lascia andare a una serie di reprimende che sfiorano il pettegolezzo. Ce n’è a sufficienza per andare di persona in questa colonia achea e verificare se davvero le condutture domestiche portassero il vino nelle case, e se fossero realmente proibiti i galli nei cortili e i lavori rumorosi entro la cinta urbana della città, per non disturbare il riposo dei Sibariti Scorcio del parco archeologico di Sibari, città achea fondata nel 720 a.c.; sotto il titolo, scene di un symposium dipinto su un cratere di Nicia Il racconto di ARTURO GUASTELLA, nostro inviato nella Magna Grecia L’opera di Diodoro Siculo, in un’antica edizione del 1746 AVETE MAI SENTITO parlare della triphè sibarita? A dar retta a quella malalingua di Diodoro Siculo, ma anche di Strabone, di Eliano e, perfino, di Eusebio (che il vostro ignorante cronista, aveva confuso con l’antico giocatore di calcio del Benfica) si trattava di una sorta di “dolce vita”, praticata qualcosa come due millenni e sette secoli fa, in una potente e raffinata polis della Magna Grecia, Sibari, nel nord dell’attuale Calabria....

Questo contenuto è riservato ai soli abbonati.

Giornalista dal 1971. Ha alternato la sua carriera di biochimico con quella della scrittura. Ha diretto per 14 anni “Videolevante”, una televisione pugliese. Ha tenuto corrispondenze dall’Italia e dall’estero per “Il Messaggero”, “Corriere della Sera”, “Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” per la quale è editorialista. Con la casa editrice Scorpione, ha pubblicato “Fatti Così” e, con i Libri di Icaro, “Taranto - tra pistole e ciminiere, storia di una saga criminale”, scritto a due mani con il Procuratore Generale della Corte d’Assise di Taranto, Nicolangelo Ghizzardi. Per i “Quaderni” del Circolo Rosselli, ha pubblicato, con Vittorio Emiliani, Piergiovanni Guzzo e Roberto Conforti, “Dossier Archeologia” e, per il Touring club italiano, i “Musei del Sud”.