Langhirano è noto come centro di produzione del prosciutto di Parma. Questo non giustifica che, forti della notorietà del prodotto alimentare, si debba realizzare un grave “inquinamento edilizio” nel territorio adiacente al famoso castello costruito da Pier Maria Rossi nel 1400, noto in tutto il mondo come uno degli esempi più importanti dell’architettura castellare italiana. Qui il Comune vuole localizzare un prosciuttificio con sala degustazioni occupando 20 ettari di zona agricola intatta ma soprattutto danneggiando il paesaggio visivo (il cosiddetto “cono visivo paesaggistico”) del monumento storico L’articolo di FRANCESCO MEZZATESTA Campo su cui dovrebbe sorgere il prosciuttificio, occupando 20 ettari in area di tutela del castello L’ITALIA È AFFETTA da una grave patologia ambientale, quella che Antonio Cederna chiamava “inquinamento edilizio” cioè la forma più grave di occupazione del suolo tramite costruzioni al posto sbagliato. A differenza di altri paesi europei dove la pianificazione territoriale è alla base di qualsiasi licenza edilizia, da noi non vi è separazione del diritto di edificare da quello di proprietà e i Comuni, in buona parte, si comportano da inquinatori edilizi permettendo spesso  di costruire a casaccio ovunque lo desiderino i cittadini-elettori. Un caso emblematico di insensibilità paesaggistica e ambientale lo sta proponendo il Comune di Langhirano in provincia di Parma.  Langhirano è sì...

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Medico e naturalista, nel 1970 iniziò a promuovere la crescita della Lipu di cui è considerato il “padre fondatore adottivo” occupandosene per oltre vent’anni. Nel periodo in cui il movimento ambientalista italiano era agli albori, creò il “Centro recupero rapaci” di Parma, un particolare “ospedale per uccelli rapaci feriti”, il primo in Italia. Per il suo impegno di “ambientalista storico “ ha ricevuto diversi riconoscimenti e premi tra cui l’”Airone d’oro” (1986) e l’”European Award for the Environment” (1987) ricevuto a Londra dal Principe Carlo. Nel 1991 è stato nominato dal ministro dell’Ambiente presidente della Commissione per la conservazione della natura. Divulgatore naturalista scrive articoli su temi legati alla tutela ambientale e ha pubblicato diversi libri relativi alla conoscenza della biodiversità e in particolare al riconoscimento degli uccelli e al comportamento dei cani. Oggi concentra la propria attività sulla difesa di rondini e rondoni.