«Sono felice di potervi incontrare ed aprire un confronto». Giuseppe Conte, leader del MoVimento 5 stelle, ha risposto subito all’appello “Non abbandonate il futuro”, pubblicato ieri su “Italia Libera” a cura di quattro tra i maggiori esperti di energia del Paese (Gianni Mattioli, Vincenzo Naso, Massimo Scalia, Gianni Silvestrini) rivolto ai due leader delle due più importanti forze politiche del centrosinistra, Pd e M5S. C’è un’occasione da non perdere, e una necessità da affrontare, chiedono i quattro scienziati a Elly Schlein e Giuseppe Conte: «Ci rivolgiamo a voi nella speranza che diate vita a un grande progetto per la riconversione ecologica». E Conte sottoscrive il senso di un percorso da fare insieme, coinvolgendo la società civile, perché — avverte l’ex premier — l’alternativa alla transizione ecologica è l’agonia di un «penoso, agonizzante, matematico declino»

La neo leader del Pd Elly Schlein e l’ex premier Giuseppe Conte insieme in piazza contro il governo Meloni

La risposta di GIUSEPPE CONTE, presidente del MoVimento 5 Stelle

Carissimi Professori,

accolgo la vostra missiva con grande piacere e sono ben felice di incontrarvi e di aprire un confronto per discutere su temi che sono di rilievo prioritario tanto per voi quanto per me.

La riconversione ecologica dell’economia e della società è un impegno che il MoVimento 5 Stelle si è assunto fin dalla sua nascita. La nostra anima ambientalista non l’abbiamo mai nascosta, è parte fondante del nostro Statuto e ha guidato le nostre azioni. Da quando ci siamo insediati in Parlamento, i temi ambientali sono entrati stabilmente nell’agenda politica e si sono tradotti in numerose iniziative concrete. Penso alle comunità energetiche, al Superbonus, alla spinta alle misure per la riqualificazione del patrimonio edilizio, ai decreti end of waste e a quelli per promuovere la mobilità dolce, per recuperare le aree industriali dismesse, per finanziare la messa in sicurezza dei territori contro il dissesto idrogeologico, per istituire le aree marine protette. Siamo sempre stati contrari a un ecologismo da salotto, e in modo convinto abbiamo sostenuto, non solo nelle Aule parlamentari, queste battaglie a favore di una transizione, come quella ecologica, che crediamo rappresenti una opportunità epocale di sviluppo e di impulso.

Sul piano delle politiche energetiche, abbiamo sempre promosso e sostenuto la decarbonizzazione delle attività produttive, avendo ben chiari gli obiettivi climatici e sentendo una stringente responsabilità di agire in fretta. Tutto questo nella convinzione che approvvigionamenti energetici puliti siano strumento di resilienza ed equilibrio geopolitico.

Anche sul RepowerEu, siamo stati i primi a chiedere conto e ragione all’attuale Governo su quali progetti intendesse sostenere per far sì che le risorse a disposizione non venissero “distratte” verso le fossili. La Commissione europea ha esplicitamente invitato gli Stati membri a utilizzare queste risorse su rinnovabili ed efficienza energetica, ma il dibattito aperto dal Governo ha coinvolto solo i soliti grandi noti, tagliando fuori tutto il mondo industriale dell’efficienza energetica e delle rinnovabili. Sul tema abbiamo già presentato una mozione alla Camera dei Deputati e abbiamo già in programma di incontrare tutti i protagonisti di questo percorso e gli stakeholder di settore, per aprire un confronto trasparente su un aspetto che riteniamo di fondamentale importanza per la transizione energetica.

Tutto questo non lo rammento per giustificarmi, ma per ricordare, anche a me stesso, quanto abbiamo portato avanti finora. E anche oggi che siamo all’opposizione non ci fermiamo, ma continuiamo le nostre battaglie.

Mi auguro che questo nostro incontro possa essere il primo di tanti che seguiranno. Come MoVimento 5 Stelle riteniamo indispensabile che tutta la società civile torni a parlare con forza delle soluzioni concrete per “cambiare passo” in senso positivo e compiere, pertanto, quella transizione ecologica che è l’unica strada per garantire all’umanità un futuro. Perché senza sostenibilità non ci sarà futuro, nemmeno per l’economia, ma solo un penoso, agonizzante, costoso, matematico declino.

Roma, 14 aprile 2023

Clicca qui per leggere il testo integrale della lettera aperta di Mattioli, Naso, Scalia e Silvestrini pubblicata il 13 aprile

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