È l’assurdo di un sistema istituzionale per cui un presidente può nominare a vita (a vita!) un’alta percentuale di giudici supremi a lui congeniali condizionando così per decenni le scelte politiche dei suoi successori e del Congresso. Là dove vi era un autocrate, dove veniva negata la libertà di coscienza, di religione, l’uguaglianza di genere,...
La sentenza shock della Corte Suprema contro la libertà delle donne e la fine del sogno americano
Stefano Rizzo
Giornalista, docente universitario, romanziere, ha insegnato relazioni internazionali all’Università la Sapienza di Roma. Ha collaborato con svariate testate a stampa e online scrivendo prevalentemente di politica e istituzioni degli Stati Uniti. E’ autore di svariati volumi di politica internazionale: Ascesa e caduta del bushismo (Ediesse, 2006), La svolta americana (Ediesse, 2008), Teorie e pratiche delle relazioni internazionali (Nuova Cultura,2009), Le rivoluzioni della dignità (Ediesse, 2012), The Changing Faces of Populism (Feps, 2013). Ha pubblicato quattro volumi di narrativa; l’ultimo è Melencolia (Mincione, 2017)