Avendo partecipato a tutti gli esecutivi degli ultimi dieci anni (con l’eccezione dell’anno del “Conte1”) non hanno messo mano a modificare una legge elettorale demenziale. Essendo nella stanza dei bottoni, non hanno riformato le norme del reddito di cittadinanza: contribuzione ai nuclei familiari bisognosi e non protetti ma abolizione del comparto relativo alla ricerca del...

Questo contenuto è riservato ai soli abbonati.

Si laurea a Torino in Scienze Politiche e nel ’74 è assunto alla Programmazione Economica della neonata Regione Piemonte. Eletto consigliere comunale di Alessandria diventa assessore alla Cultura e, per una breve parentesi, anche sindaco. Nel 1988 entra in Rai dove negli anni ricopre vari incarichi: responsabile delle Pubbliche relazioni, direttore delle Relazioni esterne, presidente di Serra Creativa, amministratore delegato di RaiSat (società che forniva a Sky sei canali) infine responsabile della Promozione e sviluppo. È stato a lungo membro dell’Istituto di autodisciplina della pubblicità.