I Sami, che abitano le regioni più fredde del Nord Europa, hanno da poco diffuso un rapporto sulle conseguenze dei cambiamenti meteo e dell’innalzamento delle temperature nel loro territorio. Messi ai margini dai programmi nazionali ed europei di ricerca sulla transizione verde, i Sami si sono messi al lavoro per studiare quali contromisure porre in atto: legislative, amministrative, anche di ricerca scientifica e di raccolta dati. L’obiettivo è un programma d’adattamento alla crisi climatica (dálkkádatrievdan nella loro lingua). Il popolo Sami rischia infatti di veder compromesse le sue attività, dalle coltivazioni autoctone all’allevamento delle renne, fino alla caccia e alla pesca
◆ L’articolo di GIANFRANCO NITTI
► Lo scorso 16 settembre è stato pubblicato un rapporto sugli effetti del cambiamento climatico (dálkkádatrievdan nella loro lingua) sulla cultura dei Sámi di Finlandia, con connessioni remote. L’indagine è stata preparata dai ricercatori Klemetti Näkkäläjärvi, Jouni JK Jaakkola e Suvi Juntunen nell’ambito del lavoro della Commissione Sámi per la verità e la riconciliazione nominata a suo tempo dal governo finlandese.
Pirita Näkkäläjärvi, presidente delle assemblee Sámi, ha svolto un intervento di commento alla pubblicazione del rapporto, in cui ha sottolineato l’importanza di costruire una base di conoscenze per le misure di adattamento ai cambiamenti climatici in tutti i mezzi di sussistenza tradizionali Sámi. La presidente Näkkäläjärvi ritiene che il rapporto della commissione per la verità e la riconciliazione sia innovativo, ma che rappresenti solo una piccola parte della necessaria base di conoscenze. «È estremamente importante raccogliere dati di ricerca e informazioni tradizionali sugli effetti del cambiamento climatico sul popolo Sámi, su tutti i suoi mezzi di sussistenza tradizionali e sulla regione natale dei Sámi. Queste informazioni sono ancora troppo poche. Mi preoccupa il fatto che qui al Nord soffriamo enormemente per la crescente incertezza causata dal cambiamento climatico, ma siamo in gran parte ai margini, ad esempio, dei progetti di ricerca relativi alla transizione verde, dei finanziamenti alla ricerca e di varie attività».
Näkkäläjärvi ha affermato, nel suo discorso, che il cambiamento climatico e la perdita di beni naturali rappresentano una minaccia esistenziale per tutti i mezzi di sussistenza tradizionali dei Sámi, che includono la caccia, la pesca, la coltivazione, l’artigianato Sámi, o duodji, e l’allevamento delle renne. «A causa dei cambiamenti climatici, le condizioni meteorologiche estreme sono aumentate nel nord. Dopo inverni difficili, abbiamo appena vissuto un’estate molto secca e calda. L’incertezza e la mancanza di prevedibilità sono la nuova normalità. Il cambiamento climatico e l’adattamento ad esso sono una questione fondamentale e di diritti umani per i Sámi». La presidente ha inoltre affermato che il cambiamento climatico indebolisce il diritto delle generazioni future a un ambiente pulito, alla salute, al benessere e alla propria cultura.
Nel rapporto, una delle misure evidenziate è la predisposizione di un programma di adattamento al cambiamento climatico per il popolo Sámi: un programma che ne coinvolga tutti i mezzi di sussistenza tradizionali è una delle priorità del Parlamento Sámi* per il mandato in corso. «Stiamo preparando il programma insieme a numerosi partner; esso deve basarsi sulla conoscenza esplorata e sulla conoscenza tradizionale del popolo Sámi. La questione è urgente, perché l’adattamento al cambiamento climatico è già un’esigenza comune in tutti i mezzi di sussistenza tradizionali dei Sámi», ha sottolineato ancora Pirita Näkkäläjärvi.
Lo scopo della fresca indagine è quello di fornire informazioni sugli effetti del cambiamento climatico sulla cultura Sámi nella loro regione natale in Finlandia. I dati del rapporto sono costituiti da interviste condotte in precedenti progetti di ricerca, seminari e documentazioni. Il rapporto esamina gli effetti del cambiamento climatico sull’economia tradizionale dei Sámi e sulle relative tradizioni, sulle questioni di giustizia, salute e benessere dal punto di vista di questa popolazione. L’indagine evidenzia che i cambiamenti stanno verificandosi in molte aree diverse e che la cultura Sámi è molto vulnerabile ai cambiamenti climatici. L’ambiente di vita e il clima della regione sono stati modificati in modo significativo dagli anni ’90. Il rapporto propone misure concrete che potrebbero garantire la preservazione della cultura Sámi a fronte del mutamento climatico. Tali misure riguardano la legislazione, la ricerca, l’insegnamento, l’amministrazione, la registrazione delle conoscenze tradizionali, nonché i servizi nella regione di origine.
* L’Assemblea Sámi è l’organo di autogoverno rappresentativo del popolo Sami in Finlandia. Istituita con legge (L974/1995), l’Assemblea Nazionale Sámi garantisce attraverso le sue attività la conservazione e lo sviluppo della cultura indigena Sámi. L’Assemblea Sámi pianifica e attua l’autogoverno linguistico e culturale del popolo Sámi e supervisiona e promuove i diritti e le condizioni di vita del popolo Sámi; è utile ricordare che il Sámi è l’unica popolazione riconosciuta come autoctona in Europa.