Nati con una forte impronta ideologica, in politica si sono smarriti dando vita a un partito delle tessere. Portavoce Luigi Manconi, in Parlamento ebbero un ruolo decisivo a metà degli anni Novanta con Massimo Scalia alla Camera e Maurizio Pieroni al Senato. In pochi anni, grazie a loro e a indipendenti di sinistra come Antonio Cederna e Gianluigi Ceruti, i Parchi nazionali balzarono dai soliti quattro ad una ventina. Poi prevalse lo spregiudicato Alfonso Pecoraro Scanio con lo schermo di alcuni immacolati personaggi come Grazia Francescato. Che ne pensano i protagonisti della migliore stagione dei Verdi? L’intervento di VITTORIO EMILIANI ¶¶¶ Molti si domandano: perché i Verdi sono così forti in Germania, in Francia, in Austria o in Scandinavia e praticamente non esistono più in Italia dove il solo Angelo Bonelli tenta di tenere alto un isolato vessillo? Eppure il movimento ha conosciuto, da Alexander Langer in poi, anni migliori ed ha pure contato in materie strategiche, a cominciare dalle aree protette, dai Parchi Nazionali e (quando c’erano ancora le Provincie) Provinciali. Con una crescita impetuosa negli anni 80 e 90, per poi avvitarsi in una crisi che sembra non aver fine. Lo stesso dicasi per le associazioni ambientaliste o comunque per la tutela. Italia Nostra, dopo anni di quasi latitanza susseguente alla fine della...
Ambientalismo e politica. La malinconica parabola dei Verdi italiani
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Vittorio Emiliani
Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.