Davvero l’uomo più potente dell’Occidente, anzi del mondo, sarebbe impotente? Proprio così. Che ne dite di un capo di stato e di governo che, non avendo una maggioranza che lo sostiene in entrambi i rami del parlamento, non è in grado di realizzare il suo programma di governo, cioè di mantenere le sue promesse elettorali? Ma mi devo correggere: c’è un unico campo in cui il presidente americano può effettivamente essere considerato l’uomo più potente della terra: quello militare. In quanto comandante in capo delle forze armate il presidente può, a sua totale discrezione, fare la guerra a chicchessia e per qualunque motivo, bombardare, inviare soldati e droni killer in qualunque luogo del pianeta, con l’unico vincolo di informare il Congresso e di ottenerne l’autorizzazione dopo tre mesi L’articolo di STEFANO RIZZO, americanista Joe Biden incontra a Varsavia profughi e bambini ucraini a cui ha garantito aiuti e  HABEMUS PAPAM. ABBIAMO un nuovo papa. No, tranquilli, quello che c’è è in discreta salute e gli auguriamo ancora cento e cento anni di vita. Il papa nuovo è un altro, ma ha con lui molte cose in comune: è anziano, cattolico, bianco di carnagione e animato da ottimi propositi. Non c’è evento tragico al mondo — stragi, guerre, carestie, pestilenze, sparatorie,...

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Giornalista, docente universitario, romanziere, ha insegnato relazioni internazionali all’Università la Sapienza di Roma. Ha collaborato con svariate testate a stampa e online scrivendo prevalentemente di politica e istituzioni degli Stati Uniti. E’ autore di svariati volumi di politica internazionale: Ascesa e caduta del bushismo (Ediesse, 2006), La svolta americana (Ediesse, 2008), Teorie e pratiche delle relazioni internazionali (Nuova Cultura,2009), Le rivoluzioni della dignità (Ediesse, 2012), The Changing Faces of Populism (Feps, 2013). Ha pubblicato quattro volumi di narrativa; l’ultimo è Melencolia (Mincione, 2017)