Lo spettacolo deprimente della politica politicante è guidato da “social media manager” che generano assuefazione quando non disgusto. Essi guidano, di fatto, anche buona parte del giornalismo e dei talk show televisivi. Ma il suffragio universale è costato sangue e sofferenze indicibili. Il suo esercizio è l’esercizio della cittadinanza consapevole. Non possiamo buttarlo via con nonchalance, come un abito fuori moda   L’editoriale di IGOR STAGLIANÒ L’esercizio del voto è l’esercizio stesso della cittadinanza consapevole QUESTO GIORNALE NON DÀ indicazioni di voto. Ogni lettore ha chiari i valori che ispirano il nostro lavoro e il campo politico in cui collochiamo le nostre scelte. Invita — questo sì, con grande convinzione e passione civile — ad andare a votare, nonostante lo spettacolo deprimente della politica politicante guidata oramai da “social media manager” capaci di generare assuefazione quando non disgusto per i bassi argomenti veicolati. Essi guidano, di fatto, anche buona parte del giornalismo e dell’intrattenimento televisivo che li seguono a ruota. Il suffragio universale e il voto libero è, però, costato sangue e sofferenze indicibili. Dopo il fascismo, i nostri costituenti il diritto di voto lo pensarono come dovere civico. Il suo esercizio è l’esercizio stesso della cittadinanza consapevole. Non lo si può buttare al macero con nonchalance, come un abito fuori moda, sostituito da un...

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Direttore - Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico "Leonardo" dal 1993 al 2016. Ha realizzato più di mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l'ultimo "La spirale del clima" sulla crisi climatica e la pandemia.