La locandina del film di Thomas Napper interpretato da Haley Bennett

La storia raccontata dal regista britannico è ispirata a una biografia della storica ed enologa americana Tilar J. Mazzeo. Nel film la vedova Clicquot è interpretata da una Haley Bennet perfetta nel nascondere sotto una apparente dolcezza una ferrea determinazione. Tom Sturridge è il visionario ma fragile marito, Sam Riley è Louis Bohne, l’uomo che portò le prime bottiglie di “Veuve Clicquot” attraverso l’Europa sfidando le restrizioni imposte dalle guerre. E fu la corte dello zar Alessandro I, allora impegnato nel combattere l’arcinemico Napoleone, a decretare il successo del più tipico dei vini francesi


◆ La recensione di BATTISTA GARDONCINI *

Nel 1799 la ventunenne Barbe-Nicole Ponsardin, figlia di un ricco possidente di Reims, sposò l’eccentrico viticoltore François Clicquot. Come il marito, era convinta che i vecchi metodi per la produzione del vino andassero cambiati, e sei anni dopo, rimasta vedova, sfidò tutte le convenzioni sociali e si dedicò in prima persona alla gestione delle vigne e al commercio del vino. Tra alti e bassi, rischiando ogni anno di perdere tutto a causa delle guerre e dei cattivi raccolti, madame Clicquot andò avanti per la sua strada. E alla fine le sue sperimentazioni in cantina, grazie anche alla straordinaria vendemmia del 1811, attribuita dai contadini al passaggio di una cometa, la ripagarono. Il suo Champagne divenne la bevanda preferita dei nobili e dei borghesi di tutta Europa, e i suoi metodi di produzione – in particolare la rotazione delle bottiglie per favorire una fermentazione uniforme – vennero universalmente accettati.

Con le tipiche etichette giallo-arancione, “Veuve Clicquot” è oggi un marchio riconosciuto a livello mondiale, e “Madame Clicquot” è  il titolo di un bel film del regista Thomas Napper, ispirato a una biografia della storica ed enologa americana Tilar J. Mazzeo. La vedova Clicquot è interpretata da una Haley Bennet perfetta nel nascondere sotto una apparente dolcezza una ferrea determinazione. Tom Sturridge è il visionario ma fragile marito, Sam Riley è Louis Bohne, l’uomo che portò le prime bottiglie di Veuve Clicquot attraverso l’Europa sfidando le restrizioni imposte dalle guerre. Ed è curioso – ma storicamente accertato – il fatto che fu la corte dello zar, allora impegnato nel combattere l’arcinemico Napoleone, a decretare il successo del più tipico dei vini francesi.

Barbe-Nicole vedova Clicquot non si risposò mai. Morì ricca e stimata il 29 luglio del 1866 nel castello che aveva fatto costruire per sé e per i nipoti a Boursault, sulla Marna. Prosit. © RIPRODUZIONE RISERVATA

(*) L’autore dirige oltreilponte.org

Clicca qui per guardare il trailer

Giornalista, già responsabile del telegiornale scientifico Leonardo su Rai 3. Ha due figlie, tre nipoti e un cane. Ama la vela, la montagna e gli scacchi. Cerca di mantenersi in funzione come le vecchie macchine fotografiche analogiche che colleziona, e dopo la pensione continua ad occuparsi di scienza, politica e cultura sul blog “Oltreilponte.org”.