Qui e sotto il titolo, l’ingresso del centro sociale Askatasuna Da una radio libera nata nel 1992 nasce un percorso di controcultura, un modello di reazione in segno contrario alla crisi di Torino, capitale dell’industrializzazione e divenuta città senza identità con i suoi 50mila alloggi sfitti, con un primato di povertà, disoccupazione e inquinamento. Ma nei centri sociali cresce una realtà di sperimentazione musicale, cultura, incontro. Che provoca una reazione di diffidenza, rigetto e repressione, ma anche di curiosità, interesse e coinvolgimento. Con questa intervista a due esponenti di Askatasuna, si vuole cominciare a dare ascolto alle “voci altre”, quelle che la cultura dominante non riconosce o addirittura esclude, ma che meritano invece di essere ascoltate L’intervista di FABIO BALOCCO con MARTINA LOSANO e VINCENZO PELLICANÒ TORINO È DIVENTATA una città senza identità. “È diventata” perché era ben altro: era il motore dell’industrializzazione italiana. Ma finita l’industria ecco che si trova ad essere la città senza identità e con uno dei più alti numeri (in percentuale) di poveri, con 50.000 alloggi sfitti, con molti immigrati (in primis i marocchini) che tornano a casa per mancanza di lavoro. Questo senza contare la scarsa vivibilità visto che è una delle città più inquinate d’Europa. A questo quadro negativo si aggiunge l’intolleranza da parte delle istituzioni...

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Nato a Savona, risiede in Val di Susa. Avvocato (attualmente in quiescenza), si è sempre battuto per difesa dell’ambiente e problematiche sociali. Ha scritto “Regole minime per sopravvivere” (ed. Pro Natura, 1991). Con altri autori “Piste o pèste” (ed. Pro Natura, 1992), “Disastro autostrada” (ed. Pro Natura, 1997), “Torino, oltre le apparenze” (Arianna Editrice, 2015), “Verde clandestino” (Edizioni Neos, 2017), “Loro e noi” (Edizioni Neos, 2018). Come unico autore “Poveri. Voci dell’indigenza. L’esempio di Torino” (Edizioni Neos, 2017), “Lontano fa Farinetti” (Edizioni Il Babi, 2019), “Per gioco. Voci e numeri del gioco d’azzardo” (Edizioni Neos, 2019), “Belle persone. Storie di passioni e di ideali” (Edizioni La Cevitou, 2020), "Un'Italia che scompare. Perché Ormea è un caso singolare" (Edizioni Il Babi, 2022). Ha coordinato “Il mare privato” (Edizioni Altreconomia, 2019). Collabora dal 2011 in qualità di blogger in campo ambientale e sociale con Il Fatto Quotidiano, Altreconomia, Natura & Società e Volere la Luna.