Si è svolto il 12 dicembre alla Camera dei deputati l’incontro per ricordare Massimo Scalia nel primo anniversario della sua tragica scomparsa. Decine gli amici, i colleghi parlamentari che hanno lavorato con Massimo nel Gruppo dei Verdi e in altri movimenti politici, docenti e ricercatori dell’Università La Sapienza. Il primo ad intervenire, dopo l’introduzione di Aurelio Angelini del Movimento Ecologista, è stato l’amico e collega Giorgio Parisi. Il Premio Nobel per la Fisica ha voluto sottolineare il ruolo decisivo svolto da Massimo Scalia, assieme a Gianni Mattioli, per dare radici scientifiche al movimento ambientalista italiano. Anche Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, e Angelo Bonelli, co-portavoce di Avs, hanno sottolineato che l’ambientalismo scientifico di cui Scalia è stato fra i principali interpreti politici italiani resta il loro punto di riferimento per le battaglie sulla transizione ecologica ed energetica da condurre nel nostro Paese. Contro i nuclearisti al governo

La prima edizione del “Premio Massimo Scalia” promosso da “Scanziamo le scorie” viene consegnato a Giorgio Parisi da Pasquale Stigliani

◆ L’articolo di GIANNI SILVESTRINI, direttore scientifico del Kyoto Club e di QualEnergia 

Roma, 12 dicembre 2024 – Camera dei deputati. L’intervento del Premio Nobel Giorgio Parisi

Massimo Scalia ci ha lasciati un anno fa. Per ricordare questo straordinario personaggio, uno dei leader del movimento dei Verdi che ha continuato con passione, ironia graffiante, sapere scientifico il suo impegno negli ultimi sei decenni, il 12 dicembre è stato organizzato alla Camera un evento di ricordi e riflessione. Era presente Giorgio Parisi, premio Nobel, amico di Massimo e di Gianni Mattioli conosciuti nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma, dove l’approfondimento scientifico era accompagnato alla riflessione e all’impegno sulle tematiche energetiche e sociali.  

Parisi nel suo intervento ha ricordato come Scalia sottolineasse la necessità di sviluppare le rinnovabili ed in particolare il solare, una tecnologia ancora in fasce ma di cui si intuiva un futuro promettente. Sembrava una follia, allora le celle venivano utilizzate sui satelliti, ma era invece una intuizione profonda. Non è un caso che, non appena eletti in Parlamento nella formazione delle Liste Verdi, Gianni e Massimo finanziarono uno studio, poi pubblicato nel 1990 da Franco Angeli con il titolo “Il futuro del sole”, a cui abbiamo lavorato Federico Butera ed io, con il contributo di Mark Christensen e Leslie Kramer dell’Università di Berkeley che hanno approfondito l’esperienza della California, allora punto di riferimento del nascente mondo delle rinnovabili.

Anche in Italia si stava diffondendo un forte e combattivo movimento antinucleare. In molte Regioni la convinta spinta contro le centrali aveva favorito la creazione dei Comitati per il controllo delle scelte energetiche, nati non solo per criticare decisioni considerate sbagliate, ma anche con la volontà di esplorare scenari energetici alternativi. E Mattioli e Scalia diedero un contributo importante e appassionato di elaborazione di proposte in giro per i territori. A Palermo tre giornate di discussione su “Energia, ambiente e trasformazioni sociali” avevano coinvolto una trentina di esponenti ambientalisti provenienti da tutta Italia. Nel corso di una serata conviviale Gianni e Massimo stupirono tutti esibendosi in una appassionata e travolgente esecuzione della Traviata.

Roma, 12 dicembre 2024 – Camera de deputati. I relatori dell’incontro: Aurelio Angelini, Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Giuseppe Onufrio, Ermete Realacci e Gianni Silvestrini (le foto della pagina sono di Luca Elia)

Commossi e coinvolgenti gli interventi di coloro che conoscevano Massimo da una vita, come Ermete Realacci che ha ricordato il suo forte impegno politico e civile e il ruolo infaticabile di maestro e formatore. Vista la presenza di rappresentanti politici, il direttore di Greenpeace Pippo Onufrio, dopo avere sottolineato la mancanza di prospettive degli Smr, Small Modular Reactors, ha lanciato un appello «per un impegno da parte delle forze progressiste a mettere al centro del progetto politico alternativo alle destre ora al governo la completa revisione della normativa in materia nucleare annunciata dal ministro Pichetto Fratin». Appello subito raccolto dal presidente del M5s Giuseppe Conte e dal co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli intervenuti in questo evento.

Tutti gli intervenuti hanno ricordato l’intelligenza e la serietà cui Massimo univa sempre il senso dell’ironia, con una simpatia naturale davvero irresistibile, e una sensibilità umana profonda. Ricordiamo le battute fulminanti e l’ironia degli interventi sempre graffianti e incisivi. Non possiamo infine dimenticare il suo costante impegno nella divulgazione, gli approfondimenti scientifici e le analisi politiche nella rubrica firmata assieme a Gianni Mattioli che apriva tutti i numeri di QualEnergia, il bimestrale di Legambiente e Kyoto Club. E il ruolo di Massimo con articoli puntuali, dissacranti, analisi politiche e contributi scientifici che comparivano su Italia Libera, giornale digitale di informazione e partecipazione attiva di cui era diventato uno dei principali sostenitori e animatori. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ha svolto attività di ricerca presso il Cnr e il Politecnico Milano, dove è responsabile del master “Ridef – reinventare l’energia”. È stato direttore generale del ministero dell’Ambiente e consigliere di Pierluigi Bersani al ministero dello Sviluppo economico. È direttore scientifico del Kyoto Club un’organizzazione non profit, creata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. È anche direttore scientifico della rivista e del portale “QualEnergia” promossi da Legambiente e da Kyoto Club. È presidente di Exalto, una società impegnata nella transizione energetica in atto. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di cinque libri, fra cui “2 °C - Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia”, 2016, e “Le trappole del clima”, 2020, scritto insieme a GB Zorzoli, Edizioni Ambiente.