Con una serie di brevi ritratti, come “acquarelli” letterari, Vittorio Emiliani racconta personaggi – che ha conosciuto – più o meno celebri, spesso dimenticati, e che hanno lasciato una traccia nell’Italia dal dopoguerra alla fine del secolo scorso

L’acquarello di VITTORIO EMILIANI

Giovanni Marcora è stato partigiano antifascista, parlamentare e ministro Dc

È stato uno degli esponenti dc più anomali perché più distanti dalle cerimonie e dalle ipocrisie di stampo doroteo. Giovanni Marcora – nome di battaglia partigiano Albertino – amava usare un linguaggio schietto fino alla provocazione. Quando andai ad intervistarlo al ministero dell’Agricoltura in pieno centro, arrivai da lui quasi senza filtro. «Vede? Non c’è nessuno. Ci sono solo io a lavorare…». E si fece una risata. «Quando rientro da Roma gli dico ai bergamini, ai mungitori. Badate che dall’aereo ormai in discesa su Milano io vi vedo, io vi curo: se siete al lavoro a Bedonia o state toccando le tette delle vostre mogli… ma toccategliele di notte, no?». Poi mi rilasciò una lucida, polemica interessante intervista sull’assistenzialismo nelle campagne per la verità soprattutto da Bonomi e dai suoi che pure Dc erano… e scosse la testa scontento. «E infatti così entriamo male nell’Europa verde. Io lo ripeto di continuo. Anche all’irlandese Fitzgerald. “Uei, ma così dove ci porti? Al fallimento?». È stata la prima volta che il ministro Dc dell’Agricoltura non si sdraia passivamente sull’assistenzialismo. Provando a vincere la sua scommessa sull’imprenditorialità agricola, ma rischiando di essere travolto dai facili consensi corporativi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.