La prima grande classica della stagione ciclistica, Strade Bianche, ci consegna subito una domanda: «dove sono gli italiani?». E il punto è alquanto dolente. Nel 2020 il nostro ciclismo è rimasto completamente all’asciutto di vittorie nel calendario World Tour, cosa mai avvenuta prima. Ganna sarà un protagonista della corsa rosa, ma solo per i traguardi parziali. Per la vittoria finale, l’uomo da battere sarà il suo compagno di squadra Egan Bernal, che ha messo il Giro in cima agli obiettivi stagionali L’analisi di MARCO FILACCHIONE ¶¶¶ Se il buongiorno si vede dal mattino, sarà decisamente una bella annata. La Strade Bianche, prima grande classica della stagione ciclistica, giocata sabato scorso sugli sterrati delle colline senesi, è stata un film dal finale spettacolare, interpretato dai migliori attori su piazza. Davanti c’erano Alaphilippe, van der Poel e Bernal, rispettivamente il campione del mondo, un magnifico cacciatore di classiche e il vincitore del Tour 2019. E a distanza di una quindicina di secondi inseguivano Pogačar e van Aert, stelle assolute della stagione passata. A 500 metri dall’arrivo, sullo strappo crudele di Santa Caterina, van der Poel ha impresso un mostruoso cambio di passo, guadagnandosi l’arrivo solitario a Piazza del Campo. Agli altri non è rimasto che dargli appuntamento a Sanremo, fra due settimane. ...
Ciclismo internazionale, bella annata in arrivo. Per gli Azzurri pedalate in salita
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Marco Filacchione
Marco Filacchione, romano, ha esplorato ogni periodicità del giornalismo scritto, lavorando per mensili, settimanali, quotidiani e agenzie di stampa. Ha cominciato negli anni Ottanta con “Il Messaggero”, poi ha seguito da inviato per anni Giro d’Italia, Tour de France e classiche del Nord per il mensile “Bicisport”. In seguito si è occupato di calcio con il mensile “Newsport” e ha fatto parte della redazione del “Corriere dello Sport”, di cui è tutt'ora collaboratore. È autore di una decina di volumi di carattere sportivo.