Il nume dello sci italiano e un corridore sconosciuto in cerca di gloria: storie e generazioni diverse, accomunate da una fatale e insospettabile attrazione per l’alta montagna. Lorenzo Fortunato da Castel de’ Britti, sconosciuto ai più, pedalava come un forsennato a caccia dello sloveno Jan Tratnik, in fuga solitaria. Alberto Tomba, anche lui da Castel de’ Britti, seguiva in tv l’avventura di Lorenzo, che abita a quattro passi da lui e che conosce fin da ragazzino: il padre era suo compagno di scuola L’analisi di MARCO FILACCHIONE / Lorenzo Fortunato a caccia dello sloveno Jan Tratnik «TEMO CHE STIA andando su con un passo troppo sostenuto». Davide Cassani, ct azzurro e cronista in corsa al Giro dItalia, è uno che non sbaglia quasi mai. C’erano da fare ancora 8 chilometri prima di arrivare sulla vetta dello Zoncolan, una delle salite più temute del mondo, e Lorenzo Fortunato, sconosciuto ai più, pedalava come un forsennato a caccia dello sloveno Jan Tratnik, in fuga solitaria. La maniera migliore per scoppiare e naufragare in un lampo, pensava Cassani, tanto più che il ragazzo aveva il volto deformato dallo sforzo. Trecentocinquanta chilometri più a Sud, nella quiete di Castel de’ Britti, appena fuori Bologna, Alberto Tomba seguiva in tv l’avventura di Lorenzo, che abita a...
Castel de’ Britti: il paese dei dominatori delle grandi montagne
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Marco Filacchione
Marco Filacchione, romano, ha esplorato ogni periodicità del giornalismo scritto, lavorando per mensili, settimanali, quotidiani e agenzie di stampa. Ha cominciato negli anni Ottanta con “Il Messaggero”, poi ha seguito da inviato per anni Giro d’Italia, Tour de France e classiche del Nord per il mensile “Bicisport”. In seguito si è occupato di calcio con il mensile “Newsport” e ha fatto parte della redazione del “Corriere dello Sport”, di cui è tutt'ora collaboratore. È autore di una decina di volumi di carattere sportivo.