Trenta professori e ricercatori universitari americani chiedono l’accesso ai dati del vaccino Pfizer, in base al Freedom of Information Act: gli è stato risposto che lo avranno fra 55 anni. La parola “lockdown”, che speravamo di non sentire mai più, incombe intanto su tutta l’Europa, e davanti ai centri vaccinali vediamo nuove code per la terza dose. Si parla di “pandemia dei non vaccinati” e da più parti si invocano provvedimenti per chiudere in casa chi non vuole vaccinarsi. Si dice anche che stanno crescendo i contagi nei Paesi dove esistono percentuali basse di vaccinazione, ma si fatica a spiegare la situazione dell’Irlanda e del Portogallo, dove le vaccinazioni hanno raggiunto percentuali altissime, e però i contagi si impennano richiedendo agli Stati restrizioni forti. Per capire il presente facciamo un salto indietro. Ecco cosa scriveva sedici mesi fa “The Scientist” alla vigilia delle autorizzazioni della Fda L’analisi di LAURA CALOSSO Ripartono le code ai centri vaccinali per la terza dose anticipata [credit Cecilia Fabiano/ LaPresse]NOVEMBRE 2021 SEMBRA essere ben lontano dalle previsioni dello scorso anno, quando la popolazione veniva rassicurata riguardo al raggiungimento dell’immunità di gregge con il 70% dei vaccinati e si fantasticava sul felice ritorno alla vita normale. La parola “lockdown”, che speravamo di non sentire mai più, incombe...

Questo contenuto è riservato ai soli abbonati.

Scrittrice, giornalista e traduttrice, laureata in Scienze Politiche e in Lettere, Culture moderne comparate, Letteratura tedesca. Ha lavorato come giornalista e addetta stampa. La carriera di scrittrice è iniziata con una menzione di merito al Premio Calvino, edizione 2008/2009, e il primo romanzo "A ogni costo, l'amore" pubblicato da Mondadori nel 2011. Il giornalismo d’inchiesta è la sua passione. Lavora nel mondo dell’editoria e per la Rai.