Ex staffetta partigiana, grande penalista e deputata della Repubblica, Bianca Guidetti Serra è stata interprete, fra le più eminenti ed esemplari, di una cultura antifascista radicata nei valori dell’emancipazione sociale, scolpiti nell’articolo 3 della nostra Costituzione. La sua istintiva attitudine professionale era sintetizzata in questa esemplificazione di Piero Calamandrei: «la nobiltà della funzione dell’avvocato consiste soprattutto nell’assoluta separazione tra l’interesse suo dall’interesse della parte, in quella spassionata indipendenza di giudizio che egli conserva anche di fronte al suo cliente e che gli permette di essere, prima che suo patrocinatore, suo giudice». Il ricordo di un suo allievo al convegno di metà marzo per i cento anni dalla sua nascita sull’impegno civile della celebre avvocata torinese  La testimonianza di AUGUSTO FIERRO, difensore civico Regione Piemonte Bianca aveva perso i contatti con Primo Levi nel 1943. Dopo una prima cartolina il febbraio successivo, firmata a sei mani con Luciana Nissim e Vanda Maestro poco prima di essere deportato e lasciare l’Italia, alcuni mesi dopo è lei la diretta destinataria di un messaggio da Auschwitz. Bianca lo ricorda così: «Il nome [Auschwitz, ndr] allora non ci diceva nulla, come quasi nulla sapevamo dei lager. […] La cartolina era indirizzata a me. Non poteva mandarla ai suoi familiari che erano nascosti, forse non sapeva neanche dove, e...

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Difensore civico della Regione Piemonte dal primo luglio 2015. Precedentemente, a partire dal 1980 e fino al 2015, ha esercitato la professione di avvocato. Si è formato nello studio di Bianca Guidetti Serra che ha lasciato nel 1983, mantenendo però una relazione di collaborazione e di amicizia, mai venuta meno, con la sua Maestra. Ha ricoperto le funzioni di Consigliere dell’Ordine degli Avvocati di Torino per quattro bienni, coordinando la Commissione per il Patrocinio a spese dello Stato e la Commissione Scientifica per la Formazione Professionale e i rapporti con l’Università. Nel 2007 ha ricoperto la carica di Presidente della Fondazione dell’Avvocatura Torinese “Fulvio Croce”. Tra le sue pubblicazioni: “Dove va l’avvocatura”, in Questione Giustizia, numero 1/1998; “Nuovi scenari in materia di patrocinio del non abbiente e difesa di ufficio”, in Questione Giustizia, numero 1/2002; “Lo scippo infinito (dal decreto Berlusconi alla legge Gasparri)”, in Questione Giustizia, numero 1/2004