Gli attacchi volgari di Salvini al conduttore di “Che tempo che fa” hanno dato la stura all’esibizione ipocrita di dichiarazioni indignate e vacue. Una selva di sepolcri imbiancati. Nessuno che abbia mai fatto un passo, uno solo, per sottrarre la principale azienda culturale del Paese alle grinfie dei partiti. E “i cattivi”, naturalmente, sono sempre gli ultimi arrivati (spesso rientrati con abiti nuovi). Un film che umilia centinaia e centinaia di professionisti di alto livello che animano ogni giorno la produzione di informazione, intrattenimento e cultura. L’ultimo è Fabio Fazio. A seguire un breve riepilogo delle puntate precedenti Fabio, una colonna della Rai quando la Rai era la Rai di VITTORIO EMILIANI Dopo decenni di eccellenti servizi resi alla Rai fin da ragazzo, Fabio Fazio è stato di fatto messo fuori da questa Rai ormai di destra-destra. Lo ricordo personalmente ragazzino con Sandro Paternostro in una trasmissione di quiz intelligenti. Una vita fa… Fabio era una colonna della Rai quando la Rai era la Rai. Ha cercato di cambiare. Non di lasciar degenerare se stesso e il suo lavoro. Non ha bisogno di auguri ma gliene rivolgiamo mille e uno lo stesso più che volentieri. Il commento di IGOR STAGLIANÒ SIAMO SERI. GLI sberleffi di Matteo Salvini all’abbandono di Fabio...
Fazio e il bottino di Meloni. Dopo la Rai di Draghi, di Conte, di Renzi, di Veltroni e di Berlusconi
Igor Staglianò
Direttore - Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico "Leonardo" dal 1993 al 2016. Ha realizzato più di mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l'ultimo "La spirale del clima" sulla crisi climatica e la pandemia.