Domani e dopodomani si vota per il rinnovo del Parlamento europeo (forse il più importante dalla prima legislatura del 1979), e completiamo oggi il trittico dei “colloqui alla pari” con alcuni candidati che hanno messo al centro del loro impegno politico ed elettorale la crisi e la giustizia climatica, l’asse portante del progetto editoriale di “Italia Libera”. Dopo Mario Salomone (candidato Avs) e Dario Tamburrano (M5s), è la volta di Annalisa Corrado candidata nella Circoscrizione Italia Nord Est


◆ Il colloquio di GIANNI SILVESTRINI con ANNALISA CORRADO, candidata al Parlamento europeo per il Pd

Annalisa Corrado, ingegnera meccanica ecologista e femminista, è candidata per il Pd nella circoscrizione Italia Nord Est (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia-Giulia, Trentino Alto-Adige e Veneto)

Ingegnera meccanica, ecologista e femminista, Annalisa Corrado è una divulgatrice scientifica e un’attivista climatica. Ha conseguito un dottorato in energetica presso l’università La Sapienza di Roma e da allora ha sempre lavorato nel mondo delle fonti rinnovabili, dell’efficienza energetica, dell’economia circolare, della rigenerazione dei territori, anche e soprattutto come strumenti attivi per la costruzione di pace, di giustizia e per una relazione sostenibile con l’ecosistema. Dopo anni di volontariato nel mondo del commercio equo e solidale e per la cooperazione internazionale, dal 2014 ha dedicato il proprio impegno alla giustizia climatica, declinandola nei diversi aspetti tecnologici, sociali, ambientali, normativi, economici e finanziari. È responsabile delle attività tecniche dell’associazione Kyoto Club e nel 2019, assieme ad Alessandro Gassmann, ha ideato il progetto #GreenHeroes, nato per promuovere e valorizzare le esperienze imprenditoriali virtuose e trasformative, legate al mondo della sostenibilità. Si è impegnata, inoltre, nella formazione e nella divulgazione scientifica sia in tv, sia scrivendo “Le ragazze salveranno il mondo” (aprile 2020 ed. People), “Nessi e Connessi” (aprile 2023 ed. Il Saggiatore), “Pensiamo verde” (settembre 2023, ed. Il Battello a Vapore, Piemme). Da aprile 2023 è componente della segreteria nazionale del Partito democratico, con deleghe alla Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030.

— Che spazio hai registrato nei dibattiti sulle tematiche ambientali e climatiche?

«Nei dibattiti nazionali, mediatici in senso “popolare”, pochissimo. Quasi nullo. Salvo la diffusione di fake news contro il Green Deal, il clima è il grande assente. Nei territori, invece, la questione attira moltissimo interesse e nei dibattiti accende molte richieste di approfondimento e discussione. In particolar modo quando viene associato ad altri grandi temi come le strategie geopolitiche ed industriali globali, l’indipendenza energetica, il futuro di alcuni settori economici chiave».

— Quali principali criticità si sono evidenziate?

«Certamente la diffusione di fake news e di mistificazioni non aiuta la comprensione del contesto a persone che non abbiano una conoscenza specifica del settore. L’utilizzo della destra di semplificazioni manipolatorie e non rispettose della complessità inquina spesso il dibattito locale, portando verso la contrapposizione e lo scontro istanze solo apparentemente non conciliabili (come agricoltura e fotovoltaico, ad esempio)».

— Sul fronte auto elettriche 2035, hai trovato dubbi e critiche o prevale un atteggiamento favorevole?

«Rispetto a solo qualche mese fa, mi pare che l’atteggiamento sia cambiato nel senso di accogliere il cambiamento con maggiore fiducia. Resta una grande preoccupazione generalizzata per la manifattura europea e italiana e per la deindustrializzazione in corso in Italia».

— Che previsione fai sugli esiti della lista e tuo personale?

«Mi pare che la spinta innovativa della nuova segreteria del Pd, associata ad una linea molto chiara sui grandi temi attualmente nel dibattito politico, nonché ai profili dei candidati che sono molto solidi, stia portando un interesse e una fiducia crescenti per il progetto del partito. Sul mio risultato non mi pronuncio. Sono felice dell’entusiasmo suscitato e della risposta delle persone incontrate, segno che trattare i temi ambientali non in logica settoriale ma in logica sistemica sia un approccio apprezzato e di cui si sente il bisogno».

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Ha svolto attività di ricerca presso il Cnr e il Politecnico Milano, dove è responsabile del master “Ridef – reinventare l’energia”. È stato direttore generale del ministero dell’Ambiente e consigliere di Pierluigi Bersani al ministero dello Sviluppo economico. È direttore scientifico del Kyoto Club un’organizzazione non profit, creata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. È anche direttore scientifico della rivista e del portale “QualEnergia” promossi da Legambiente e da Kyoto Club. È presidente di Exalto, una società impegnata nella transizione energetica in atto. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di cinque libri, fra cui “2 °C - Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia”, 2016, e “Le trappole del clima”, 2020, scritto insieme a GB Zorzoli, Edizioni Ambiente.