25 GEN GEA/AFP (m. s.) — Nella conferenza stampa del 24 gennaio 2023 a Chicago , il gruppo di scienziati che valuta quanto manca a “mezzanotte” — la fine del mondo — ha aggiornato l’orario dell’“orologio dell’Apocalisse”. È un gruppo del Bulletin of the Atomic Scientists — testata fondata nel 1945 da Albert Einstein e da altri che hanno lavorato al Progetto Manhattan — che dal 1947 stabilisce questo orario. Il portale che lo ha ideato raccoglie notizie, aggiornamenti e ricerche in ambito scientifico, trattando i temi della sicurezza globale e delle politiche pubbliche. L’iniziativa, promossa dall’Università di Chicago, coinvolge think tank, esperti, scienziati e decisori pubblici tra i più qualificati al mondo.
Nell’immediato Dopoguerra mancavano sette minuti, nel 1991, alla fine della Guerra Fredda, l’orologio era tornato a 17 minuti prima della mezzanotte. Nel 1953, come nel 2018 e nel 2019, mancavano due minuti a mezzanotte. Il fatto che stiamo spostando l’orologio ancora in avanti deriva dai crescenti pericoli della guerra in Ucraina, e dalla incontrollabile sindrome del domino che può scatenare, ma “non esclusivamente”, avverte il gruppo dell’“orologio”. Che ha quantificato in 90 secondi quanto oggi manca a mezzanotte. “Il momento più vicino”, da quando il gruppo ha iniziato a produrre le sue valutazioni.
Lo scorso anno, con lo scoppio della guerra in Ucraina, restavano 100 secondi alla mezzanotte, un margine strettissimo dovuto alle tensioni geopolitiche internazionali sfociate nel conflitto tra Mosca e Kiev, che prefiguravano uno scontro molto più ampio tra blocchi contrapposti. Nel 2020 restava più tempo, due minuti: era l’anno della pandemia di Coronavirus e le fragilità dell’uomo si mostravano in tutte le sue drammatiche vulnerabilità, tra isolamento forzato, assenza di cure, ospedali al collasso e senza i rimedi più efficaci offerti dalla scienza, il vaccino che poi ha salvato milioni di vite. © RIPRODUZIONE RISERVATA