Il mesotelioma è una neoplasia che può essere causata solo dall’esposizione dell’amianto. Un’esposizione che potrebbe anche essere breve e di relativa intensità. Seguendo il verificarsi di questa malattia si arriva, a ritroso, ad individuare un’esposizione all’amianto. Che riguarda un’impressionante quantità di situazioni. Addirittura l’amianto è stato utilizzato – può sembrare incredibile – con l’intenzione di proteggere il lavoratore: per esempio, nell’industria tessile, per la sua caratteristica di isolante dal rumore. I meriti della sorveglianza dei decessi per mesotelioma non si fermano qui. Il monitoraggio ha anche permesso di scoprire a Biancavilla Etnea (Catania) la presenza cancerogena di un minerale fino ad allora sconosciuto, la fluoro-edenite. Continua, e si conclude, questo “viaggio” in quello che ci insegna la storia dell’amianto La copertura di un edificio in eternit; sotto il titolo, l’Amiantifera di Balangero nelle Valli di Lanzo in provincia di Torino L’analisi di ALESSANDRO MARINACCIO NEL NOSTRO PAESE, l’ulteriore lezione che la storia dell’amianto e della ricerca epidemiologica ci consegnano riguarda la straordinaria rilevanza che può assumere la sorveglianza epidemiologica (cioè la disponibilità di dati puntuali sugli eventi patologici e sui fattori di rischio correlati). Di nuovo è necessaria una breve premessa sulle caratteristiche eziopatologiche del mesotelioma, che è una neoplasia caratterizzata da un ampio periodo temporale fra inizio dell’esposizione ad...
2/ Amianto, killer fantasma. Sorvegliarlo può salvarci anche da altri pericoli: il caso di Biancavilla
Articolo PrecedenteUccisa in Abruzzo a fucilate l’orsa Amarena. ll giorno prima un suo filmato aveva “conquistato” il web
Articolo Successivo “Oppenheimer” di Cristopher Nolan, un piacere per gli occhi e per la mente
Alessandro Marinaccio
Epidemiologo, è dirigente di ricerca e direttore del laboratorio di epidemiologia presso l’Inail. È responsabile del registro nazionale dei mesoteliomi ed è stato nominato membro del Collegium Ramazzini per i suoi lavori sugli effetti sulla salute dell’amianto. La sua attività di ricerca riguarda l’epidemiologia delle malattie di origine occupazionale.