L’ingresso della conferenza sul clima Cop27 aperta a Sharm el-Sheikh sul Mar Rosso in Egitto il 7 novembre 2022 (credit Joseph Eid / Afp); sotto il titolo, la premier italiana Giorgia Meloni interviene alla sessione generale della conferenza In apertura di Cop27 a Sharm el Sheik, il segretario Onu, Antonio Guterres, ha configurato il cammino che abbiamo davanti come «una strada verso l’inferno, che stiamo facendo col piede che spinge sull’acceleratore». E propone, per salvare il mondo, uno «storico patto di solidarietà climatica» volto ad accelerare la riduzione delle emissioni entro questa decade, a partire dall’impegno delle più grandi economie del pianeta, Stati Uniti e Cina: «C’è solo una scelta: cooperare o morire, solidarietà climatica o suicidio collettivo». Una sfida tremenda, nella quale porre l’identità di un futuro comune. Una sfida che il Centrosinistra non è riuscito neanche a coniugare politicamente. E se davvero si vuole dare un senso in questa prospettiva alla “sovranità energetica”, secondo un vocabolario caro alla Meloni, che “sovranità” è far decidere la politica energia-clima, e non solo, al ceo dell’Eni, Descalzi, come ha fatto lo stesso Draghi? È qui che ci può essere un rinnovamento vero, non finzioni identitarie L’editoriale di MASSIMO SCALIA “SICUREZZA ENERGETICA” SEMBRA lo slogan adottato dalla premier Meloni a evocare una...
“Sicurezza e sovranità”: il nuovo lessico nazionale pronuncerà l’endiadi “energia-clima”?
Massimo Scalia
Scienziato e politico, leader del movimento antinucleare e tra i fondatori di Legambiente. Primo firmatario, con Alex Langer, dell’appello (1984) per Liste Verdi nazionali. Alla Camera per i Verdi (1987-2001) ha portato a compimento la chiusura del nucleare, le leggi su rinnovabili e risparmio energetico, la legge sul bando dell’amianto. Presidente delle due prime Commissioni d’inchiesta sui rifiuti (“Ecomafie”): traffici illeciti nazionali e internazionali; waste connection (Ilaria Alpi e Miran Hrovatin); gestione delle scorie nucleari. Tra gli ispiratori della Green Economy, è stato a fianco della ribellione di Scanzano (2003) e consulente scientifico nelle azioni contro la centrale di Porto Tolle e il carbone dell’Enel (2011-14). Co-presidente del Decennio per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile dell’Unesco (2005-14). Tra i padri dell’ambientalismo scientifico, suo un modello teorico di “stato stazionario globale” (2020) (https://www.researchgate.net/profile/Massimo-Scalia)