Per un mese, a chiedere conto a Matteo Renzi dei suoi rapporti politici ed economici col mandante dell’uccisione del giornalista del Washington Post sono stati tre soli organi di stampa: Domani, Il Fatto Quotidiano e il foglio digitale che state leggendo. Interrogativi scaturiti da informazioni e analisi accurate, scivolate come acqua sull’olio nei giornali mainstream del nostro Paese. Ancora domenica, il Corriere della Sera ha fatto la cronaca anodina di una finta intervista nella E-News dell’ex premier L’editoriale di IGOR STAGLIANÒ ¶¶¶ «Non solo è giusto intrattenere rapporti con l’Arabia Saudita, ma è anche necessario». Parola di Matteo Renzi, sabato 27 febbraio. Qualche ora prima che il senatore di Scandicci aprisse bocca, Joe Biden ha desecretato il rapporto della Cia chiuso nel cassetto da Donald Trump: «il principe regnante Mohammed bin Salman ha ordinato l’operazione di Istanbul per rapire o uccidere Jamal Khashoggi». I due − bin Salman e Renzi − li avevamo lasciati faccia a faccia un mese prima su un palco elettronico di Riyadh: il primo a bearsi dei complimenti “a gettone” del secondo, accorso alla sua corte dopo aver appiccato l’incendio a Roma con la crisi del governo Conte. Rimettiamo a fuoco i fatti, nudi e crudi. È il primissimo pomeriggio del 2 ottobre 2018. Un signore...

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Direttore - Da inviato speciale della Rai, ha lavorato per la redazione Speciali del Tg1 (Tv7 e Speciale Tg1) dal 2014 al 2020, per la trasmissione “Ambiente Italia” e il telegiornale scientifico "Leonardo" dal 1993 al 2016. Ha realizzato più di mille inchieste e reportage per tutte le testate giornalistiche del servizio pubblico radiotelevisivo, e ha firmato nove documentari trasmessi su Rai 1, l'ultimo "La spirale del clima" sulla crisi climatica e la pandemia.