I nuovi dati sull’incremento delle energie rinnovabili nell’Unione europea sono emersi dalla tre giorni di “Key, The Energy Transitione Expo”, l’evento di riferimento in Europa, Africa e bacino del Mediterraneo che si è chiusa il 7 marzo. «Oltre a contribuire alla transizione climatica, le energie rinnovabili — scrive in un documento della Banca di Spagna, presentato alla Fiera di Rimini — hanno un ruolo molto rilevante nella riduzione dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità e questa rilevanza aumenterà prevedibilmente in futuro. L’impatto dell’energia eolica e solare sui prezzi all’ingrosso dell’elettricità aumenta più che proporzionalmente all’aumentare del peso delle energie rinnovabili». Ecco un esempio: «L’aumento della quota di energia verde nel mix elettrico dal 50% al 60% porterebbe a un calo di circa il 25% dei prezzi dell’energia elettrica»


◆ L’articolo di GIANNI SILVESTRINI

Sono molti gli ostacoli da superare per raggiungere gli obbiettivi delle rinnovabili al 2030. Pensiamo al decreto agricoltura che ha bloccato la realizzazione di nuovi impianti solari in terreni agricoli. O al decreto sulle aree idonee che ha demandato alle Regioni l’individuazione dei siti per le nuove installazioni. Una scelta che in alcuni casi sta ritardando le sviluppo delle rinnovabili: esemplare il blocco da parte della Sardegna che va ancora a carbone. Malgrado, dicevamo, una corsa in salita, il nostro paese sta ottenendo dei risultati interessanti, come dimostrano i 6,8 GW fotovoltaici installati lo scorso anno. Un dato interessante ma un valore non ancora sufficiente per raggiungere gli obbiettivi al 2030.  Anche perché l’eolico è in attesa che gli impianti offshore in mare riescano a completare l’iter autorizzativo e realizzativo. Resta il fatto che nella Ue si stanno registrando risultati molto importanti, confermati dal fatto che lo scorso anno l’elettricità solare europea ha superato quella da carbone, mentre i kWh eolici hanno battuto quelli dal gas.

L’atmosfera positiva è stata confermata dal grande successo di Key – The Energy Transition Expo, l’evento di riferimento in Europa, Africa e bacino del Mediterraneo che si è chiusa il 7 marzo alla Fiera di Rimini. Le tre giornate di business e approfondimenti sulle tecnologie per la decarbonizzazione hanno visto la partecipazione di oltre 1.000 espositori su 20 padiglioni e l’articolazione di più di 160 eventi, convegni e workshop, con un incremento del 20% delle presenze totali ed un aumento del 40% di quelle straniere. A sottolineare l’importanza di questa fase della transizione energetica è stato molto incisivo il video messaggio di Teresa Ribera Rodríguez, Vicepresidente esecutiva della Commissione europea. E oltre 400 giornalisti presenti hanno garantito una copertura mediatica senza precedenti su un tema cruciale quello dell’energia che significa competitività sicurezza autonomia energetica e sviluppo.

Come aperitivo rispetto all’evento di Key, martedì 4 marzo al Palacongressi di Rimini si è tenuto in collaborazione con Elemens un convegno sui Ppa (Power Purchase Agreements) come soluzione finanziaria innovativa in grado anche di controllare i prezzi dell’elettricità. In effetti, molti si chiedono se e quando le rinnovabili riusciranno a ridurre gli alti prezzi delle bollette. Per la modalità con cui si forma il prezzo è necessario che l’elettricità verde soppianti quella da metano in un numero crescente di ore. Un documento della Banca di Spagna su questo fronte è molto chiaro. «Oltre a contribuire alla transizione climatica le energie rinnovabili hanno un ruolo molto rilevante nella riduzione dei prezzi all’ingrosso dell’elettricità e questa rilevanza aumenterà prevedibilmente in futuro. L’impatto dell’energia eolica e solare sui prezzi all’ingrosso dell’elettricità aumenta più che proporzionalmente all’aumentare del peso delle energie rinnovabili». E viene fatto un esempio: «Un aumento della quota di energia verde nel mix elettrico dal 50% al 60% porterebbe a un calo di circa il 25% dei prezzi dell’energia elettrica». Naturalmente, per ottenere questi risultati, occorre parallelamente rafforzare la rete elettrica e installare un numero adeguato di sistemi di accumulo.

Per offrire uno spazio di confronto che unisca ricerca, industrie e istituzioni è nata la nuova rivista scientifica “QualEnergia Science”, spin-off di “QualEnergia”, grazie alla collaborazione tra “La Nuova Ecologia” e Italian Exhibition Group. In risposta ad una Call for Papers sono stati selezionati 28 contributi scientifici su uno spettro di temi che andavano dall’idrogeno verde, ai porti come base pero lo sviluppo dell’eolico offshore, dalle comunità energetiche a progetti molto innovativi come il kitepower, l’aquilone eolico.  La rivista è stata presentata a Key e la raccolta di contributi scientifici verrà riproposta nel 2026.

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Ha svolto attività di ricerca presso il Cnr e il Politecnico Milano, dove è responsabile del master “Ridef – reinventare l’energia”. È stato direttore generale del ministero dell’Ambiente e consigliere di Pierluigi Bersani al ministero dello Sviluppo economico. È direttore scientifico del Kyoto Club un’organizzazione non profit, creata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. È anche direttore scientifico della rivista e del portale “QualEnergia” promossi da Legambiente e da Kyoto Club. È presidente di Exalto, una società impegnata nella transizione energetica in atto. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di cinque libri, fra cui “2 °C - Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia”, 2016, e “Le trappole del clima”, 2020, scritto insieme a GB Zorzoli, Edizioni Ambiente.