Siamo negli anni Settanta del Novecento e malgrado avessero tentato di convincerci dell’ineluttabilità di un destino industriale di Taranto molti di noi nutrivano fieri dubbi. La città, inoltre, aveva uno scrigno prezioso. Il suo antico centro storico, la città vecchia, aveva acceso l’interesse di studiosi come Cesare Brandi e la fantasia di un gruppo di architetti tarantini. «Volevo sottolineare — scriveva il grande critico d’arte — che questo caso di Taranto vecchia è due volte esemplare. Esemplare perché dimostra come, per il restauro di un ambiente architettonico antico, non sia necessario che si parta da un ambiente straordinario. No, basta che questo ambiente antico sia arrivato a noi attraverso tante vicende che ne fanno un palinsesto, un tessuto storico importante: proprio perché è passato attraverso il tempo» Uno scorcio del centro storico di Taranto; nella foto sotto il titolo, una veduta aerea della città fra Mar Grande e Mar Piccolo L’articolo di ARTURO GUASTELLA, nostro inviato nella Magna Grecia “AMARCORD” È UN termine dialettale romagnolo, dal duplice significato di nostalgia di ricordi, o anche, di un impalpabile velo di ironia nel ricordare un passato ormai confinato nella memoria di pochi e che, forse, non interessa più a nessuno. E ambedue questi significati Federico Fellini li ha trasfusi nel suo straordinario...

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Giornalista dal 1971. Ha alternato la sua carriera di biochimico con quella della scrittura. Ha diretto per 14 anni “Videolevante”, una televisione pugliese. Ha tenuto corrispondenze dall’Italia e dall’estero per “Il Messaggero”, “Corriere della Sera”, “Quotidiano”, “La Gazzetta del Mezzogiorno” per la quale è editorialista. Con la casa editrice Scorpione, ha pubblicato “Fatti Così” e, con i Libri di Icaro, “Taranto - tra pistole e ciminiere, storia di una saga criminale”, scritto a due mani con il Procuratore Generale della Corte d’Assise di Taranto, Nicolangelo Ghizzardi. Per i “Quaderni” del Circolo Rosselli, ha pubblicato, con Vittorio Emiliani, Piergiovanni Guzzo e Roberto Conforti, “Dossier Archeologia” e, per il Touring club italiano, i “Musei del Sud”.