“La concezione crociana di paesaggio nel diritto contemporaneo” di Paolo Carpentieri, Carlo Iannello e Giancarlo Montedoro (Editoriale Scientifica, 2023) 112 pagine – 10 euro Che cos’è il paesaggio? E che cosa significa difenderlo? E quando si parla di paesaggio a quale parte d’Italia si fa riferimento? Se si risponde: a tutta l’Italia, si risponde correttamente. La nozione moderna di paesaggio ha 103 anni, ma è più che moderna: attualissima. Il merito va a Benedetto Croce, all’epoca ministro dell’Istruzione. E su questa sua concezione è fondata tutta la legislazione italiana in materia di tutela del paesaggio. Quello che segue è un illuminante estratto di un libro, “La concezione crociana di paesaggio nel diritto contemporaneo” di Paolo Carpentieri, Carlo Iannello e Giancarlo Montedoro (Editoriale Scientifica, 2023) che attraverso il percorso di un’idea di grande visione culturale di CARLO IANNELLO Estratto su gentile concessione dell’editore LA TESI CHE cercherò di dimostrare è che la moderna nozione, culturale e giuridica, di paesaggio, nitidamente disegnata da Benedetto Croce nella relazione al disegno di legge n. 204 del 1920, presentato dal filosofo quando ricopriva la carica di Ministro dell’Istruzione, non solo è ancora attualissima (nel senso che il concetto di paesaggio, oggetto di interesse della disciplina di tutela, è sempre stato molto ampio, comprensivo tanto delle...

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Napoletano, è professore di Istituzioni di Diritto pubblico presso l’Università della Campania Luigi Vanvitelli dove insegna Diritto dell’ambiente, Diritto pubblico dell’economia e Biodiritto. È stato visiting professor presso università francesi (Paris 2 Panthéon Assas, Università Du Maine, Università di Toulouse). È autore di ricerche sui servizi pubblici locali e nazionali, sul regionalismo differenziato, sui diritti fondamentali, sul tema «Salute e libertà. Il fondamentale diritto all’autodeterminazione individuale». Da sempre impegnato in battaglie civili a difesa del patrimonio storico, artistico e paesaggistico e contro l’assalto ai beni collettivi. Componente dell’Assise di Palazzo Marigliano dal 2004, tra il 2011 e 2016 è stato consigliere comunale a Napoli e presidente della Commissione urbanistica. Carica da cui si è dimesso, in polemica con la proposta dell’amministrazione di ricapitalizzare la società “Bagnoli Futura” con beni pubblici appartenenti al patrimonio indisponibile dell’ente. Di lì a poco la “Bagnoli Futura” fallì.