L’alluvione consentì a Vittorio Emanuele II di toccare con mano le due facce della futura Capitale del suo regno: una decisamente avveniristica rappresentata dall’efficienza della ferrovia, l’altra desolatamente arcaica di una città in balia del suo fiume che l’attraversava a briglie sciolte La rievocazione di PINO COSCETTA  ⚈ Il 28 dicembre del 1870, tre mesi...

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Giornalista e scrittore, è entrato al “Messaggero” a 22 anni e ha concluso la sua carriera lavorativa con la qualifica di caporedattore centrale. Durante la lunga permanenza nella redazione di via del Tritone, ha ricoperto per molti anni i ruoli di caposervizio delle province e di caporedattore delle Regioni. Da scrittore inizia con una raccolta di racconti giovanili, “Scirocco” (1966), e si dedica per un lungo periodo a saggistica, libri di storia locale e viaggi. Tra le più recenti pubblicazioni: “Viaggio in Abruzzo con Giorgio Manganelli”; “Il mistero di Tomar”; “Palazzo Podocataro, la casa-museo del cardinale di papa Borgia”; “Tre secoli nel Tridente”; “Divieto d’Orvieto”; e, con Vittorio Emiliani, “La discesa del Tevere e altre storie di fiumara”.