In alto, paesaggio di Villa Adriana a Tivoli; sotto il titolo e qui in basso, l’interno della Villa dell’imperatore Adriano (credit Shutterstock) Sventata la minaccia di cementificare, nonostante tutti i vincoli regionali e statali, la fascia circostante di rispetto con una colossale speculazione edilizia. Su iniziativa della storica associazione ambientalista, il Tar del Lazio ha annullato il parere paesaggistico positivo degli uffici regionali e le delibere lottizzatorie dell’amministrazione comunale. Evitata, di conseguenza, anche la temuta espulsione di Villa Adriana dal Patrimonio mondiale dell’umanità tutelato dall’Unesco Il commento di GIANFRANCO AMENDOLA PER ORA VILLA ADRIANA, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è salva: è stata, infatti, sventata la minaccia di cementificare, nonostante tutti i vincoli regionali e statali, la fascia circostante di rispetto con una colossale lottizzazione, che avrebbe chiuso completamente il parco archeologico in una cornice del tutto inadatta. La lottizzazione era stata approvata dal Comune di Tivoli con due delibere del 2008 e del 2011 sulla base del parere paesaggistico positivo rilasciato dagli uffici regionali, e poi, dopo alterne vicende e ripensamenti, rimessa in moto dai costruttori nel 2022.  Fortunatamente oggi, su ricorso di Italia Nostra, il Tar del Lazio con una bella sentenza pubblicata il 20 marzo ha finalmente annullato il parere paesaggistico regionale positivo e le conseguenti delibere lottizzatorie del...

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Dal 1967 Pretore a Roma, inizia ad occuparsi di normativa ambientale dal 1970. Dal 1989 al 1994 parlamentare europeo, vice presidente della commissione per la protezione dell’ambiente. Dal 2000 al 2008 Procuratore aggiunto a Roma con delega ai reati ambientali, poi Procuratore della Repubblica a Civitavecchia fino al pensionamento (2015). Ha ricoperto numerosi incarichi pubblici partecipando a tutte le vicende che hanno visto nascere ed affermarsi il diritto dell'ambiente in Italia. Ha insegnato diritto penale dell’ambiente in varie Università scrivendo una ventina di libri fra cui “In nome del popolo inquinato” (7 edizioni). Attualmente fa parte del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare ed è docente di diritto penale ambientale presso le Università “La Sapienza” e Torvergata di Roma.