All’inizio dell’estate stavamo meglio degli altri in Europa. Poi la Santanchè quasi piange in Tv per «i nostri poveri ragazzi…» da lasciar divertire senza controlli, mascherine, distanze e altre sciocchezze. Ma ci sono anche gli esempi di buon governo della medicina sul territorio, come a San Secondo di Parma
Il commento di VITTORIO EMILIANI
⚈ Ho visto che il prode Flavio Briatore invita esplicitamente a cambiare canale tv quando vi compare il prof. Andrea Crisanti, considerato dai più come uno degli scienziati che hanno concorso dal Veneto a dare indicazioni fondamentali per tenere sotto controllo l’epidemia di Coronavirus, malgrado lo scollamento Stato-Regioni, i disinvestimenti dalla sanità pubblica, berlusconiani, e non solo, le potentissime spinte privatrizzatrici (lombarde, prima Formigoni poi Maroni, e se ne vede il bel risultato), la manomissione o distruzione dei servizi medici territoriali. Oggi qualche suo collega ricercatore, sia pure in modo confuso, lo contesta e finisce per sostenere la spinta dei “negazionisti”, o di quanti − alla Briatore − minimizzano e peggio. Contrattaccano, nonostante le misure francesi e tedesche ben più dure delle nostre.
Comunque è un dato di fatto che, all’inizio dell’estate, stavamo meglio degli altri in Europa, pur con tutte le difficili mediazioni interne della maggioranza e del governo, i rapporti incasinati con le Regioni, uno Stato centrale impossibilitato a rinsaldarsi, un’opposizione distruttiva, demagogica, incessante. Ma non ricordate? «I nostri poveri ragazzi…» senza più tempo libero, senza discoteche, quasi piangeva in Tv le altre volte fiera Daniela Santanchè. Ma noi rammentiamo bene che il problema dell’estate non è stato purtroppo quello della scuola da riaprire a settembre e dei trasporti pubblici da preparare per la ripresa e della scuola stessa e dell’econ
omia, bensì questo delle discoteche: «I nostri poveri ragazzi» da lasciar divertire senza controlli, mascherine, distanze ed altre sciocchezze…Già, e gli italiani? E il Paese?
