La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, arriva in Emilia Romagna – dal G7 in Giappone – per un sopralluogo nelle aree colpite devastate dall’alluvione Sono passati quasi tre mesi dalla tragica alluvione (che poi è stata la seconda nel giro di pochi giorni) che ha colpito l’Emilia Romagna. Subito il governo di destra ha promesso interventi e risorse, ma i fondi non sono ancora arrivati, e solo in grande ritardo è stato nominato il commissario straordinario, il generale Figliuolo. Dopo i proclami e la commozione, sarebbe stata necessaria risolutezza, e invece sta vincendo l’inerzia Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI LA SPAVENTOSA ALLUVIONE che ha colpito l’Emilia e ancor più la Romagna non è stata per ora fronteggiata dal governo centrale di destra con i mezzi e con la risolutezza necessaria. Una regione , dal Po e dai suoi maggiori affluenti,  è diventata un mare di fango e di macerie. Senza che il governo centrale di destra intervenisse con celerità e incisività. Così un’area enorme, ricca di attività industriali avanzate e di una agricoltura di avanguardia specie nella frutticoltura  (già colpita pochi anni or sono da un devastante sisma) è diventata una marea di fango da rimuovere prima che si secchi e indurisca. Sono accorsi giovani e meno giovani volontari da vicino e da lontano con mezzi motorizzati, pale, trattori,...

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Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.