Per mesi il Pd ha parlato di un “cambio di passo” del Conte 2, senza dar seguito alle sue timide affermazioni. Ora arriva Draghi. «L’unico animale politico della coalizione ha dichiarato che il re è nudo e ha contribuito a cacciarlo. Operazione necessaria per i gravosi compiti che l’esecutivo avrebbe dovuto affrontare e per i quali aveva dimostrato di non essere all’altezza». Il dibattito è appena cominciato… L’opinione di MICHELE ACHILLI ¶¶¶ La riconoscenza, in politica come per ogni accadimento della vita quotidiana, non è sentimento generalmente praticato. Una dimostrazione la verifichiamo in questi giorni. I fatti: è dimissionario un governo che nel corso dei suoi sedici mesi di vita non è riuscito a dare al paese né solidità né efficienza: al contrario ha mostrato, giorno dopo giorno, la sua inconcludenza e la mediocrità, per non dire peggio, dei suoi componenti, salvo qualche lodevole, ma isolata, eccezione. I fatti: il Conte 2 non ha revocato le misure decise dal precedente governo gialloverde e malamente applicate come il reddito di cittadinanza, con le sue centinaia di “navigator”, ben retribuiti ma totalmente inoperosi e come quota 100 che ha prodotto costosi privilegi per alcune categorie (principalmente del settore pubblico) non ripetibili e quindi non solo profondamente ingiuste ma anche inefficaci per l’obiettivo che si era proposto...
Crisi di governo, opinioni a confronto: «Conte era inadeguato, Renzi non è Attila»
Michele Achilli
Architetto, libero docente in urbanistica presso il Politecnico di Milano. Membro della Direzione del Partito Socialista Italiano dal 1978 al 1990. Vicepresidente del Gruppo Parlamentare Socialista alla Camera dal 1967 al 1987, Presidente della Commissione Esteri del Senato dal 1987 al 1992. Fondatore e Presidente onorario dell’Icei, Istituto per la Cooperazione Economica Internazionale, Direttore Generale della Fondazione Casa delle Regioni del Mediterraneo. Autore di testi sulla politica internazionale e sulla legislazione urbanistica