Anche tra i contrari al Mes (il Meccanismo europeo di stabilità) c’è chi dice nel governo: sottoscriviamolo, tanto poi non faremo mai domanda per un prestito condizionato da un’attività di controllo. La stessa Giorgia Meloni è stata esplicita: il suo “no” è a chiedere il prestito, non a mettere in moto la possibilità di poterlo chiedere. Ma le cose non sono come sembrano: la dirigenza del Mes potrà seguire e valutare la situazione macroeconomica e finanziaria dei Paesi aderenti, quindi anche la sostenibilità del debito pubblico, già prima di un’eventuale e possibile richiesta. E tutto questo comporta delle evidenti e pericolose conseguenze L’articolo di GUIDO ORTONA, economista A PROPOSITO DELLA diceria secondo cui si può approvare la riforma del Mes salvo poi non richiederlo, riporto quanto scrive nella sua relazione l’Ufficio Studi del Senato Italiano (sul cui sito trovate il testo completo), al paragrafo 2.4 (evidenziazioni dell’Ufficio Studi): “Con la riforma dell’articolo 3 del Trattato, verrebbe specificato che, ove necessario per prepararsi internamente a poter svolgere adeguatamente e con tempestività i compiti attribuitigli dal Trattato, il Mes può seguire e valutare la situazione macroeconomica e finanziaria dei suoi membri, compresa la sostenibilità del debito pubblico, e analizzare le informazioni e i dati pertinenti. A tal fine, il direttore generale del Mes dovrebbe collaborare con la Commissione...
Quello che non vi hanno detto sul Mes. Se viene sottoscritto, c’è una trappola che scatta subito
Guido Ortona
Ha studiato economia a Torino, dove è stato allievo di Siro Lombardini, e ad Ancona, dove è stato allievo di Giorgio Fuà. È stato professore ordinario di politica economica presso l’Università del Piemonte Orientale; in precedenza ha insegnato all’Università di Torino e alla Luiss di Roma. È in pensione dal 2017. Si è occupato di politica economica, scelte collettive ed economia sperimentale. È autore di un’ottantina di pubblicazioni scientifiche e di un romanzo di fantaeconomia, I buoni del tesoro contro i cattivi del tesoro, Biblioteca del Vascello, 2016.