Passa in Commissione Bilancio di Palazzo Madama un emendamento De Petris-Girotto (Leu e 5S) che boccia il progetto Ccs (Carbon capture and storage) a Ravenna. Perseguito dal gruppo dirigente dell’Eni e infilato nel Fondo per la transizione industriale, è osteggiato dal fronte ampio degli ambientalisti che lo ritengono un inganno dell’Eni per continuare l’estrazione e l’uso delle energie fossili. Per di più con i soldi dei contribuenti. Sarà sottoposto all’esame finale dell’Aula da qui a qualche giorno Manifestazione in Piazza Kennedy a Ravenna contro lo stoccaggio della Co2, proposto dall’Eni Roma, 22 dicembre 2021 (Red) — Possono essere utilizzati per l’efficientamento energetico, per il riutilizzo in impieghi produttivi di materie prime e di materie riciclate i 150 milioni di euro destinati inizialmente, dalla legge di Bilancio in discussione in Parlamento, alla cattura della Co2 a Ravenna. Un emendamento presentato dalla senatrice di Leu Loredana De Petris e dal presidente della Commissione industria del Senato, il 5S Gianni Girotto, ha mandato in frantumi, al momento, il progetto dell’Eni di succhiare soldi pubblici per nascondere sottoterra l’anidride carbonica, come “Italia Libera” denuncia da mesi.  Auspice il buon ufficio del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, il gruppo dirigente del Cane a Sei Zampe sta facendo di tutto per allungare almeno di un decennio il proprio...

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