L’hanno annunciata in grande stile la Francia e la Germania. In Italia se ne parla ancora a mezza bocca, rilanciata da settori industriali. È la cosiddetta economia dell’idrogeno, la carta da giocare per il Green New Deal e la crisi climatica. Bomba o “bolla” mediatica, per sedersi al tavolo del Recovery Plan? L’analisi di GIANNI SILVESTRINI, direttore scientifico Kyoto Club ⚈ «Questa sfida è il primo dei pilastri su cui si fonda il Green New Deal», ha dichiarato Giuseppe Conte intervenendo a Roma lo scorso 10 ottobre alla conferenza “Hydrogen Challenge”. A cosa si riferiva il presidente del Consiglio? All’irruzione nello scenario nazionale della carta “idrogeno”, un vettore che, secondo uno studio della Snam, potrebbe consentire di coprire quasi un quarto (il 23%) della domanda italiana di energia al 2050. Insomma, una piccola bomba mediatica grazie anche alla forte presenza delle istituzioni. Rilanciata nei giorni scorsi, con alti squilli di tromba, da Il Sole 24 Ore e la Repubblica. In realtà, potrebbe trattarsi, almeno in parte, solo di una “bolla” mediatica che evidenzia lo scontro in atto tra il mondo elettrico e quello del gas, anche sull’uso dei miliardi in arrivo col Recovery Plan. Vediamo ruoli e prospettive di questi interessi in campo. Il successo inarrestabile delle rinnovabili è stato cavalcato...
A tutto idrogeno? Cosa bolle nella pentola della sfida energetica per contrastare la crisi climatica
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Gianni Silvestrini
Ha svolto attività di ricerca presso il Cnr e il Politecnico Milano, dove è responsabile del master “Ridef – reinventare l’energia”. È stato direttore generale del ministero dell’Ambiente e consigliere di Pierluigi Bersani al ministero delle Sviluppo economico. È direttore scientifico del Kyoto Club un’organizzazione non profit, creata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. È anche direttore scientifico della rivista e del portale “QualEnergia” promossi da Legambiente e da Kyoto Club. È presidente di Exalto, una società impegnata nella transizione energetica in atto. Autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche e di cinque libri, fra cui “2 °C - Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l’economia”, 2016, e “Le trappole del clima”, 2020, scritto insieme a GB Zorzoli, Edizioni Ambiente.