Quando uscì “La sera andavamo in via Veneto” molti si stupirono perché quella era la meta dei grandi avvocati, giuristi, economisti, professori più che giornalisti della cerchia del “Mondo”. Ma fu solo il primo dei numerosi sgarri della carriera di Eugenio scrittore. Non era più l’uomo in Facis di anni prima. Elegante, ben curato. Una barba tendente...
martedì 8 Luglio 2025
IN EVIDENZA
- “Che caldo che fa!” Il neuromarketing e l’agguato delle bevande zuccherate (e energy drink) nell’afa asfissiante
- Addio a Emilio Molinari: un passo davanti a tutti. Per la giustizia sociale, la giustizia climatica e i beni comuni
- Azzorre. La “serena vertigine” di Terceira per le Sanjoaninas, nella semplicità e nel rispetto dell’ambiente
- “Ventotto anni dopo”: al via la trilogia horror di Danny Boyle, tra scene truculente e critica sociale
- «Over turismo e traffico: prima si vive, poi si soffoca e si muore»: passi nella direzione giusta per le Tre Cime
- Realtà o Finzione? L’azzardo britannico sulla difesa: con quali soldi? «Starmer deve mettere tutte le carte in tavola»
- Il silenzio per le nomine al Porto: muore il grande sogno di Taranto di trasformarsi in città portuale
- Guido Dalla Casa: «Quel lumicino in fondo al tunnel per rimettere in salute il rapporto fra l’umanità e la Terra»