Qui in alto, nuove edificazioni si mangiano una collina di vigneti a Conegliano; sotto il titolo, nuovo cemento sugli ultimi lembi di territorio non edificato a Genova, con frane annesse Un segnale, vorremmo un segnale. Una speculazione cieca e dissennata sta togliendo bellezza e valore al Paese. Le conseguenze sono drammatiche non solo sul versante naturalistico e culturale ma anche su quello economico. Servirebbe un segnale di stop, uno spunto di controtendenza. Ma da questo governo di destra non arriva niente, anzi: tutto fa pensare che si consenta ancora l’edilizia volgare, la scelta della violenza al territorio. Italia Libera però non si arrende a questa deriva Il corsivetto di VITTORIO EMILIANI DOVREMMO CURARE DI PIÙ, con più attenzione e amore il Belpaese tanto ammirato in passato quanto offeso ora da una speculazione edilizia cieca e dissennata mossa da interessi privati francamente molto molto mediocri senza gusto né ambizioni culturali. Purtroppo il Paese da Nord alle Isole continua a venire saccheggiato e quindi manomesso, violentato da una edilizia volgare, decisamente brutta che costituisce un esempio di svalorizzazione, di svalutazione anche economica e finanziaria del patrimonio ambientale e naturale, agropastorale non ancora cementificato o asfaltato ad uso delle piattaforme di Amazon e C. Ci sono segnali di inversione di tendenza?.Al contrario il...
Speculazione cieca e dissennata, il governo ci abbandona alla deriva. Ma Italia Libera non molla
Vittorio Emiliani
Direttore onorario - Ha cominciato a 21 anni a Comunità, poi all'Espresso da Milano, redattore e quindi inviato del Giorno con Italo Pietra dal 1961 al 1972. Dal 1974 inviato del Messaggero che ha poi diretto per sette anni (1980-87), deputato progressista nel '94, presidente della Fondazione Rossini e membro del CdA concerti di Santa Cecilia. Consigliere della RAI dal 1998 al 2002. Autore di una trentina di libri fra cui "Roma capitale Malamata", il Mulino.