Reinhold Messner ha condannato senza appello l’installazione di pale eoliche in montagna sostenendo, giustamente, che essa è un «patrimonio di tutti» e non va quindi sconciata. Una condanna per la quale va elogiato dopo tante esibizioni pubblicitarie sull’acqua minerale. Purtroppo le pale eoliche sono state e sono un autentico flagello per la nostra dorsale appenninica, soprattutto. Un territorio decisamente fragile aggredito e devastato. Lo stesso che con un’ottima legge sul suolo si sarebbe dovuto proteggere e magari restaurare, ma che Comuni e Regioni si sono affrettati a impoverire di contenuti svuotando le Autorità di Bacino che avevano cominciato a funzionare seriamente secondo i dettami europei Piena del Tevere a Roma, in prossimità dell’Isola Tiberina L’articolo di VITTORIO EMILIANI REINHOLD MESSNER ha condannato senza appello l’installazione di pale eoliche in montagna sostenendo, giustamente, che essa è un “patrimonio di tutti” e non va quindi sconciata. Una condanna per la quale va elogiato dopo tante esibizioni pubblicitarie sull’acqua minerale. A questo punto poco o nulla ci importa. Ci preme invece questa sua presa di posizione di segno ambientalista perché, venendo da una autorità alpestre come lui, di scalatore himalaiano, va prontamente raccolta, fatta propria e divulgata. L’Appennino, già scassato dal punto di vista idrogeologico, è stato danneggiato con le carreggiate per il trasporto...
mercoledì 27 Settembre 2023
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