
Ricardo Darín, uno dei volti più noti del cinema sudamericano, interpreta Juan Salvo, un uomo comune che sopravvive a una letale nevicata su Buenos Aires perché impegnato in una interminabile partita a carte con gli amici in un sotterraneo. Scoprirà che non si tratta di un insolito fenomeno naturale, ma del primo atto di una invasione aliena che mira a rendere schiava l’umanità. Ambientata in un periodo vicino ai giorni nostri, si perdono i riferimenti politici del fumetto, che Oesterheld aveva accentuato quando in Argentina crescevano i timori per una involuzione antidemocratica del Paese. La sceneggiatura privilegia le vicende personali dei protagonisti e la loro lotta per la sopravvivenza, e lascia in secondo piano gli sforzi collettivi dei superstiti per organizzarsi e combattere l’invasore in un racconto dispersivo nonostante l’accattivante computer grafica
◆ La recensione di BATTISTA GARDONCINI *
► Tra i tanti fumetti dedicati alla fantascienza apocalittica l’Eternauta occupa un posto a parte. Scritto da Héctor Germán Oesterheld e disegnato da Francisco Solano López, è considerato un vero e proprio classico non soltanto per i meriti artistici ma anche la tragica fine di uno degli autori: Oesterheld, militante della sinistra peronista, fu sequestrato dai militari golpisti argentini e morì in un campo di prigionia, probabilmente nel 1978. La stessa sorte subirono le sue quattro figlie. Quanto a Solano, fu costretto all’esilio e ripropose in seguito il fumetto, senza però arrivare ai grandi risultati precedenti. Ora L’Eternauta è diventato una serie televisiva di successo che il regista argentino Bruno Stagnaro ha realizzato per Netflix. I primi sei episodi sono già disponibili, altri otto sono in preparazione.
Ricardo Darín, uno dei volti più noti del cinema sudamericano, interpreta Juan Salvo, un uomo comune che sopravvive a una letale nevicata su Buenos Aires perché impegnato in una interminabile partita a carte con gli amici in un sotterraneo. Scoprirà che non si tratta di un insolito fenomeno naturale, ma del primo atto di una invasione aliena che mira a rendere schiava l’umanità, e diventerà un simbolo della resistenza, condannato a viaggiare nel tempo e nello spazio — L’Eternauta, appunto — per testimoniare della brutalità dei tempi.

Nella serie, ambientata in un periodo vicino ai giorni nostri, si perdono i riferimenti politici del fumetto, che Oesterheld aveva accentuato quando in Argentina crescevano i timori per una involuzione antidemocratica del paese. La sceneggiatura privilegia le vicende personali dei protagonisti e la loro lotta per la sopravvivenza, e lascia in secondo piano gli sforzi collettivi dei superstiti per organizzarsi e combattere l’invasore, che per Oesterheld e Solano erano almeno altrettanto importanti. Sei ore di andirivieni nello spettrale scenario di una Buenos Aires sotto la neve, per quanto supportate da una accattivante computer grafica, alla lunga annoiano e fanno rimpiangere l’impianto del fumetto, più asciutto e proprio per questo più incisivo. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(*) L’autore dirige oltreilponte.org