In un piccolo, tenerissimo libro, “Altreconomia” ricorda l’animatore infaticabile della “Fondazione Lelio e Lilli Basso” che da mezzo secolo ha messo al centro delle sue iniziative l’idea di una cultura che abbia come perno la bellezza e la solidarietà. Era il maggiore dei figli di Lelio Basso, grande figura del socialismo e dell’antifascismo italiano che tradusse e seppe introdurre nel panorama italiano gli scritti di Rosa Luxemburg, e fu tra i fondatori, insieme a Jean Paul Sartre, del “Tribunale Russell” nato su iniziativa del filosofo Bertrand Russell per giudicare i crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani. Anziché farsi schiacciare da una eredità tanto pesante, Piero Basso la accolse con la responsabilità e la passione che gli erano usuali. Un uomo delicato e fortissimo, tessitore di passioni civili e relazioni umane, come ricordano ora amici e compagni nel libro “Per Piero Basso”


Dalla “Fondazione Fonti di Pace” riceviamo e volentieri pubblichiamo

Il ricordo di “FONTI DI PACE”

Noi, gente comune, viviamo un tempo breve e poi ci dileguiamo “come lacrime nella pioggia”, scandiva l’androide nella indimenticabile scena madre di Blade runner. Poi ci sono i Maestri, loro non muoiono, restano nella memoria di chi li ha conosciuti a testimonianza di una specie umana possibile, gentile, appassionata, coerente e generosa con al centro l’idea di una cultura che abbia come perno la bellezza e la solidarietà. Piero Basso è stato questo e non sarà dimenticato. Ringraziamo Altreconomiache gli ha dedicato questo piccolo, tenerissimo libro, Per Piero Basso”. Pensieri e ricordi di amici e compagni, precisando, già nella seconda di copertina a firma Elena Basso e Toni Muzzioli, che «non mancheranno nei prossimi mesi occasioni per ritornare con scritti e momenti di incontro», che noi saremo liete di seguire e rilanciare, nel nostro piccolo.

La copertina di uno degli ultimi libri sull’esperienza politica di Lelio Basso, scritto dallo storico del movimento operaio Sergio Dalmasso. La prefazione è firmata da Piero Basso

Piero Basso è morto il 19 novembre del 2023, con discrezione, come aveva sempre vissuto, lasciando dietro di sé un grande vuoto e il ricordo indelebile di un uomo gentile, disponibile e rigoroso. Era il maggiore dei figli di Lelio Basso, grande figura del socialismo e dell’antifascismo italiano. A lui si deve l’aver tradotto e introdotto nel panorama italiano gli scritti della grande Rosa Luxemburg. Fondatore della “Lega Internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli”, nata nel 1976 ad Algeri, e successivamente trasformata nella Sezione internazionale della “Fondazione Lelio e Lilli Basso”, fu, insieme a Jean Paul Sartre, uno dei fondatori del “Tribunale Russell” nato su iniziativa del filosofo Bertrand Russell per giudicare i crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani. Una eredità che avrebbe potuto essere molto pesante per un figlio ma che Piero ha accolto con la responsabilità e la passione che gli erano usuali. Uomo delicato e fortissimo, Piero ne è stato l’animatore infaticabile, gestendola insieme al fratello e alla sorella, senza mai volerne essere il presidente, sempre attento però a che non avesse né padrini né padroni.

Nato a Milano nel 1935, ingegnere, ha dedicato il suo impegno politico e sociale alla sua città, alla giustizia sociale (è stato il fondatore della cooperativa Dar=Casa di cui è stato presidente sino al 2005) e alla cooperazione internazionale cercando di essere vicino a quelle organizzazioni che lottavano per la pace e per i diritti, trovando il modo di aiutarle tutte; anche noi di Fonti di pace che lo ricordiamo con tutto l’affetto e la stima che merita.

Queste brevi righe non sono, e non potrebbero essere, una recensione a un libro che, più che altro, è un gesto di amore e di riconoscimento, un mezzo per riempire un vuoto che resta incolmabile. È un invito a leggere i ricordi che gli amici e i compagni gli hanno dedicato e scoprire di che stoffa è fatto un uomo giusto.

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