Presentato al South by Southwest film festival nel 2023, l’opera del duo registico australiano dei fratelli Colin e Cameron Cairnes non ha avuto una distribuzione cinematografica in Italia. Questo gioiellino del cinema horror indipendente è tuttavia disponibile sulla piattaforma Amazon Prime. Taumaturgia e occulto prendono per mano lo spettatore in un viaggio verso l’assurdo e la mania televisiva, dove tutto è concesso, basta arrivare al risultato. Il film è un crescendo di tensione ottenuto con straordinari effetti speciali, ma anche per la sintonia di Ingrid Torelli e Laura Gordon. David Dastmalchian conquista lo spettatore nel ruolo di un presentatore televisivo che vuole alzare i propri ascolti promettendo una seduta spiritica. Cosa non si fa per la televisione? Persino vendere l’anima al diavolo


◆ La recensione di GIULIA FAZIO

Il mondo, da sempre, è catturato dalla magia televisiva. Nonostante la natura finzionale del mezzo, la scatola del supporto racchiude una fascinazione inspiegabilmente attrattiva. Il pubblico stipula un patto con esso: intratteneteci a qualsiasi costo e saremo vostri seguaci. Mantenere alti gli ascolti per produttori e conduttori televisivi significa un continuo superamento dei propri limiti e, spesso, diviene la loro ragione di vita. Eccellere era, per fini diversi, anche l’intenzione del Faust di Goethe.

I fratelli Cairnes, registi di Late Night with the Devil, mettono in scena il topos del patto con il diavolo con arguta ironia e un budget contenuto. Ambientato negli anni Settanta, il film svela inedite immagini di repertorio di un talk show in voga in quegli anni che arriva sempre secondo nell’indice degli ascolti, battuto dal re dei late night Johnny Carson. Nel 1977 va in onda lo speciale di Halloween del programma Night Owls, condotto da Jack Delroy (David Dastmalchian), una puntata che passò alla Storia per gli eventi soprannaturali che si realizzarono durante la messa in onda.

Grazie al ritrovamento del girato integrale (incluso un inedito backstage) viene ricostruito il dramma che prese atto in quella live. Niente è reale e, come in tutti i found footage film che vogliono creare l’illusione di un evento spaventoso accaduto nella realtà, l’opera pecca nel mantenere credibilità. Comunque, i registi australiani sembrano non volersi prendere troppo sul serio in questo horror a tratti comico, ma l’attenzione per i dettagli e la cura della scenografia, manifestano un’idea sapientemente orchestrata che coinvolge fino all’ultimo nella visione, senza dubbio complici le interpretazioni attoriali. Numerosi i rimandi a capisaldi del genere come l’Esorcista – le citazioni metatestuali e cinematografiche trasudano di sapiente conoscenza e fervente passione.

L’opera si apre con un lungo monologo che spiega gli eventi e le pressioni che portano il produttore e il presentatore Delroy a tentare di tutto affinché il loro show non venga cancellato. Viene così raccontata la vita di un uomo che ha puntato all’apice per non toccarlo mai, pagandone comunque il prezzo. Taumaturgia e occulto prendono per mano lo spettatore in un viaggio verso l’assurdo e la mania televisiva, dove tutto è concesso, basta arrivare al risultato. Come in un ogni favola demoniaca, chi stipula il patto satanico è portato alla dannazione, e questa informazione viene espressa sin dal prologo iniziale.

Nonostante un disvelamento graduale avrebbe reso più efficace la scoperta e il mistero, Late Night with the Devil è un crescendo di tensione ottenuto con straordinari effetti speciali – la seduta spiritica, cardine dell’intera narrazione, è la sequenza più riuscita, non solo per il citazionismo – ma anche per la sintonia di Ingrid Torelli e Laura Gordon. L’utilizzo degli stilemi del cinema di genere per rappresentare una critica sociale è uno degli approcci possibili, ma l’horror si configura anche come un genere divertente che intrattiene sollecitando le emozioni recondite dell’essere umano, come un ottovolante che ci trascina a velocità in un vortice adrenalinico. Late Night with the Devil si inserisce nella seconda categoria, coinvolgendo lo spettatore nella sua frenesia. In fondo, partecipare a una seduta spiritica è un’attività che non delude mai. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Clicca qui per guardare il trailer

Classe 1994. Aspirante sceneggiatrice e critica cinefila anarchica. La grande passione per la Storia e la Letteratura la portano a laurearsi in Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli studi di Catania con una tesi in Letterature Comparate dal titolo Jules e Jim, dal romanzo al film. Invece, per assecondare l’altra passione - il cinema - decide di laurearsi in Magistrale in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale presso il Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo dell’Università degli Studi di Roma Tre. Collabora con alcuni Festival del cinema in Italia e in Canada; e svolge il ruolo di selezionatrice e giurata. La passione per la Settima Arte si affianca a quella per l’Arte e la Letteratura, e non immagina un mondo in cui la cultura muoia senza lottare.