Solo il 3% di tutta l’acqua sulla Terra è acqua dolce e adatta all’uso umano. La carenza idrica è un problema serio che affligge molte parti del mondo. Eventi estremi causati dai cambiamenti climatici, come la siccità e le inondazioni, incidono ulteriormente sulla disponibilità delle limitate risorse idriche. Sul Pianeta Terra la scarsità di acqua è un problema grave che colpisce anche le grandi megalopoli le quali già affrontano e comunque dovranno affrontare sostanziali carenze nell’approvvigionamento idraulico. Città come Tokyo, Nuova Delhi, Città del Messico, Shangai, Pechino, Città del Capo ed Il Cairo soffrono di un grave quadro urbano di stress idrico. Inoltre, quasi tutte le città più povere in termini di disponibilità d’acqua si trovano in Paesi emergenti a rapida urbanizzazione. L’approvvigionamento idrico è uno dei temi e degli obiettivi più ambiziosi per la ricerca scientifica. A Singapore un nuovo aerogel raccoglie acqua dall’atmosfera a costi contenuti: 2 dollari per un metro quadro di aerogel attraverso un generatore di acqua che utilizza l’energia solare per raccogliere e rilasciare acqua dolce
◆ L’analisi di GIORGIO DE ROSSI
► Chiare, fresche et dolci acque” è tra le poesie più famose, se non la più famosa, del Canzoniere di Francesco Petrarca scritta nel 1341 allorché il Poeta assiste al bagno di Madonna Laura, la donna amata e proiettata in una dimensione angelica. La località amena della rievocazione dell’innamoramento è quella della Fonte di Valchiusa nel Dipartimento francese di Vaucluse, a pochi chilometri da Avignone, che alimenta il fiume Sorgue. A seconda della stagione la sorgente varia notevolmente la sua portata, diventando in estate una delle più grandi risorse idriche francesi. Dalla sorgente scaturiscono 22 metri cubi/secondo di acqua, il valore più elevato per la Francia e può raggiungere i 90 metri cubi dopo lo scioglimento delle nevi nella catena alpina.
Ai giorni d’oggi nel nostro Pianeta Terra la scarsità di acqua è un problema grave che colpisce anche le grandi megalopoli le quali già affrontano e comunque dovranno affrontare sostanziali carenze nell’approvvigionamento idraulico. Città come Tokyo, Nuova Delhi, Città del Messico, Shangai, Pechino, Città del Capo ed Il Cairo soffrono di un grave quadro urbano di stress idrico. Inoltre, quasi tutte le città più povere in termini di disponibilità d’acqua si trovano in Paesi emergenti a rapida urbanizzazione. Tokyo, la popolosa capitale del Giappone, con i suoi 38 milioni di abitanti, è una megalopoli ricca e presenta un sistema idrico ben gestito. Tuttavia, il suo problema è quello derivante dalla mancanza di strutture per affrontare la siccità, essendo un’isola di modeste dimensioni che utilizza una grande frazione di acqua ottenuta soprattutto dalle piogge. Il prossimo passo per Tokyo dovrebbe essere quello di costruire impianti di desalinizzazione prima che lo stress idrico diventi un problema troppo grande da gestire. Per effetto della crescente richiesta di acqua e dell’impatto provocato dalla pandemia del Covid19, la recente analisi condotta dalla Community “Valore Acqua per l’Italia” del Gruppo Ambrosetti, ha prodotto i seguenti risultati:
- 1,8 miliardi di persone soffrono per la scarsità d’acqua e non hanno accesso all’ acqua potabile ed ai servizi idrici di base
- 2 persone su 5 non hanno una struttura per lavarsi le mani con acqua e sapone in casa;
- oltre 630 milioni di persone utilizzano servizi igienici con- divisi con almeno un altro nucleo familiare.
La crisi climatica e l’aumento della domanda globale di acqua richiedono soluzioni che vadano oltre i metodi tradizionali, puntando su tecnologie innovative. L’approvvigionamento idrico è dunque uno dei temi e degli obiettivi più contendenti per la ricerca scientifica. L’acqua infatti non si trova solamente nelle falde acquifere, nei mari, nei fiumi o nei laghi, ma ne è ricca anche l’atmosfera. Si stima che essa ne contenga circa 13 milioni di miliardi di litri: una preziosa riserva inutilizzata che potrebbe risolvere il problema della scarsità di acqua dolce in molte zone aride del mondo. Tra quanti hanno raccolto questa sfida, i ricercatori del Dipartimento di Scienza dei materiali e Ingegneria della National University of Singapore (Nus) hanno sviluppato un nuovo aerogel progettato per migliorare l’efficienza della raccolta dell’acqua dall’atmosfera. Il suo grande vantaggio risiede nel costo, parliamo di 2 dollari per la produzione di un metro quadro di aerogel. Gli studiosi hanno sviluppato un innovativo generatore di acqua autosufficiente che utilizza l’energia solare per raccogliere e rilasciare acqua dolce, senza aver bisogno di fonti energetiche esterne. Per estrarla tramite l’aerogel, gli scienziati della Nus hanno spiegato che il materiale si comporta esattamente come una spugna: assorbe il vapore acqueo direttamente dall’aria dove si condensa e viene immagazzinato fino a quando, al suo utilizzo, viene fatto rilasciare in forma liquida.
Tornando all’Europa, grazie alle sorgenti alpine, ai molti fiumi, ad importanti laghi e ad altri corpi idrici sparsi sul suo territorio, potrebbe sembrare che essa non debba risentire della carenza di acqua o dello stress idrico. Ma in realtà, con oltre 100 milioni di persone, circa l’80% del consumo europeo di acqua dolce (per bevande ed usi agricoli ed industriali) proviene da fiumi, laghi ed acque sotterranee, il che rende queste fonti estremamente vulnerabili alle minacce derivanti dallo sfruttamento eccessivo, dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici. Domani le nuove regole dell’Unione europee e i consumi idrici record dell’Italia. — (1. continua)
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