Dinamiche di potere, perversioni sessuali e dissacrante ironia nel nuovo film di Yorgos Lanthimos con Jesse Plemons, Emma Stone e Willem Defoe. Il regista greco torna a collaborare con Efthymis Filippou in un film che esprime appieno la loro alchimia artistica. Il trittico di episodi di cui è composto Kinds of Kindness segue personaggi disposti a qualsiasi cosa pur di assecondare un potere che li sovrasta, o pur di trovare approvazione e amore
◆ La recensione di GIULIA FAZIO
► Yorgos Lanthimos scrive e dirige questo film durante la post-produzione di Povere Creature! che ha trionfato in diverse categorie agli ultimi Oscar. Autore prolifico che non si ferma mai – già in fase di produzione della prossima collaborazione con Emma Stone – Lanthimos ritorna al cinema dal 6 giugno con Kinds of Kindness. Il film, suddiviso in tre episodi, affronta la disperazione degli esseri umani nell’essere accettati e – in qualche modo – nell’essere amati. Come sottotesto, vi sono le dinamiche di potere e le perverse strutture sociali in cui siamo assoggettati raccontati con l’assurda bizzarria e ironia grottesca che contraddistingue il regista greco e il co-sceneggiatore Efthymis Filippou.
Il primo episodio dei tre si intitola The Death of R.M.F e vede Robert, un uomo completamente devoto al suo capo, seguire una precisa routine giornaliera definita da quest’ultimo: da quando svegliarsi, a quando andare a dormire, cosa mangiare, quando fare l’amore con la moglie e, addirittura, quando, dove e come uccidere un uomo, R.M.F appunto. R.M.F tornerà nelle tre storie come personaggio comune a tutti i mondi (o forse il mondo nella mente di R.M.F, chi può dirlo?).
Il secondo episodio si intitola R.M.F is Flying: Daniel è un poliziotto che diventa sospettoso e paranoico dopo che la moglie viene ritrovata in seguito ad un naufragio. Convinto che sia un’impostora, le fa le più assurde richieste per vedere fino a dove riesce a spingersi pur di assecondarlo. L’episodio conclusivo, R.M.F eats a Sandwich, ritrae Andrew ed Emily come devoti partecipanti di una setta che hanno il compito di cercare una ragazza prodigiosa con poteri miracolosi.
La perversione della natura umana è un tema caro a Lanthimos che indaga con assoluta maestria e sfacciata bravura. In ogni inquadratura angosciante e rarefatta e in ogni battuta robotica ritornano gli echi di Dogtooth – opera di critica sociale che lo ha lanciato nell’olimpo dei più grandi autori contemporanei. Come in Dogtooth, infatti, ritroviamo il forte desiderio di compiacere l’autorità a discapito della volontà personale. L’uomo del primo episodio di Kinds of Kindness è talmente abituato a farsi dire cosa fare in ogni minuto della sua vita che una volta che dovrà prendere autonomamente quella decisione non ne sarà in grado. La critica sociale non è così latente nelle penne infuocate di Lanthimos e Filippou che inondano la storia di situazioni disturbanti e divertenti. Le loro storie ti perseguiteranno fino a dopo la proiezione, invadendo i tuoi sweet dreams – la canzone degli Eurythmics irrompe, non a caso, nei titoli di testa. Aspettando già con ansia il prossimo progetto, l’inquietante Kinds of Kindness è un film da non perdere, nel quale le musiche di Jerskin Frendrix (compositore anche in Povere Creature!) sono la ciliegina sulla torta dell’assurdità di tre favole nere. © RIPRODUZIONE RISERVATA