ROMA, 25 GIUGNO 2024 (Red) — A sette mesi dal tamponamento sulla Casilina che l’11 dicembre scorso ci ha portato via Massimo Scalia, si sono concluse le indagini della magistratura sulle cause dell’incidente. La guidatrice dell’auto che tamponò il professor Scalia mentre rientrava a casa da una lezione all’Università è accusata di «omicidio stradale». La notizia ci è giunta ieri in tarda serata. Una conclusione che acuisce il dolore dei suoi familiari e dei tanti che in lui hanno avuto un grande punto di riferimento per acume scientifico, impegno sociale e intelligenza politica: aveva ancora tante cose da darci, tante cose da dirci. Per noi di “Italia Libera” la sua perdita pesa in modo ancora più accentuato: l’energia positiva che ha saputo trasmetterci anche sul piano editoriale resta una perdita irreparabile, un vuoto incolmabile. Ti abbiamo voluto e ti vogliamo tanto bene, carissimo maestro. E continui a mancarci in questo progetto culturale che proseguiamo anche in tuo nome.

Giornale digitale di informazione e partecipazione attiva

Exit mobile version