Jamie e Marian sono due giovani lesbiche. La prima è stata cacciata dall’amica a causa delle sue continue infedeltà, la seconda è infelice perché una cronica timidezza le impedisce di socializzare. Decidono di viaggiare insieme, e per risparmiare vanno in una agenzia che organizza il trasporto di auto attraverso l’America. Qui ne ricevono per errore una dove è nascosta una misteriosa valigetta, costata letteralmente la testa all’uomo che l’aveva rubata. Ne viene fuori un travolgente susseguirsi di situazioni comiche, tragici errori e sanguinose sparatorie nel più puro stile dei fratelli Coen, quello che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare in molti dei loro film, da “Fargo” a “Non è un paese per vecchi”
◆ La recensione di BATTISTA GARDONCINI *
► Non è un film adatto a chi è infastidito dal linguaggio sboccato e si sente a disagio con una rappresentazione molto libera del sesso, peraltro raccontato senza ostentazioni e senza volgarità. Ma “Drive-Away Dolls”, di Ethan Coen, è un piccolo gioiello di intelligente umorismo, che merita di essere visto in lingua originale con i sottotitoli per l’eccellente prova delle due protagoniste, Margaret Qualley e Geraldine Viswanathan, bene assecondate da un cast dove Matt Damon, Pedro Pascal e la cantante Miley Cyrus compaiono in tre deliziosi camei.
Filadelfia, 1999. Jamie e Marian sono due giovani lesbiche. La prima è stata cacciata dall’amica a causa delle sue continue infedeltà, la seconda è infelice perché una cronica timidezza le impedisce di socializzare. Decidono di viaggiare insieme fino a Tallahassee, e per risparmiare vanno in una agenzia che organizza il trasporto di auto attraverso l’America. Qui ne ricevono per errore una dove è nascosta una misteriosa valigetta, costata letteralmente la testa all’uomo che l’aveva rubata.
Il risultato è un travolgente susseguirsi di situazioni comiche, tragici errori e sanguinose sparatorie nel più puro stile dei fratelli Coen, quello che abbiamo imparato a conoscere e apprezzare in molti dei loro film, da “Fargo” a “Non è un paese per vecchi”. Qui, per la prima volta, la collaudata coppia si è sciolta. Ethan Coen è solo alla regia, ben coadiuvato dalla moglie Tricia Cooke, che firma con lui il soggetto, la sceneggiatura e la produzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(*) L’autore dirige oltreilponte.org