Impianti di trattamento dei rifiuti fuori uso o inadeguati, la raccolta differenziata ferma al palo, efficienza dell’Ama (l’azienda comunale per la gestione dei rifiuti) ulteriormente peggiorata, i tempi per la costruzione del tanto decantato termovalorizzatore slittano dal 2025 al 2028. A tre anni dalla nomina come “Commissario straordinario per prevenire criticità nella gestione dei rifiuti” il sindaco Gualtieri difficilmente potrà raddrizzare un quadro oggi desolante
◆ L’articolo di GIANFRANCO AMENDOLA
► Fra meno di un anno, per il Giubileo sono attesi a Roma almeno 35 milioni di pellegrini. Ottima notizia per il turismo, ma per l’ambiente? Basta pensare all’enorme incremento di rifiuti che ci sarà, concentrato in periodi limitati. Chiunque vive a Roma sa bene che già oggi, senza Giubileo, molti quartieri sono così sporchi da essere veramente indegni di una città civile. Lo sa bene anche il governo che, proprio per questo, nel 2022 ha nominato il sindaco di Roma “Commissario Straordinario per prevenire criticità nella gestione dei rifiuti” nel Giubileo.
Tutte misure che, evidentemente, devono essere rese operative, anche se progressivamente, al più presto. Purtroppo la situazione è esattamente opposta: secondo i dati disponibili, infatti, ad oggi la produzione di rifiuti, invece di diminuire è aumentata; la raccolta differenziata, invece di balzare in avanti, è rimasta sostanzialmente agli stessi livelli. In più, con l’incendio del dicembre 2023 che ha messo fuori uso l’impianto Tmb (trattamento meccanico-biologico) della soc. Giovi, è drasticamente diminuita l’impiantistica, già del tutto insufficiente, di supporto alla gestione dei rifiuti urbani. E, come se non bastasse, è ulteriormente peggiorata la efficienza dell’Ama (l’azienda comunale per la gestione dei rifiuti) come evidenziato dall’andamento dei procedimenti disciplinari al suo interno. Infine, quanto al tanto decantato termovalorizzatore, i tempi per la sua costruzione sono slittati dal 2025 al 2028.
In questo quadro desolante, l’unica cosa certa è che un anno non può essere assolutamente sufficiente per rimediare ed impedire, come aveva scritto il governo con la nomina di Gualtieri, “criticità” nella gestione dei rifiuti romani dopo l’avvento di almeno 35 milioni di pellegrini. © RIPRODUZIONE RISERVATA